MILANO – In Brasile, il tradizionale ciclo biennale degli arabica potrebbe invertirsi per effetto dell’andamento anomalo di quest’anno e portare a un raccolto maggiore nel 2023/24. L’ipotesi è stata avanzata durante il XXIII seminario internazionale del caffè di Santos, che si è svolto Guarujá, l’11 e 12 maggio.
La storica manifestazione ha visto quest’anno la partecipazione di addetti ai lavori ed esperti in rappresentanza di oltre una ventina di paesi.
Con il titolo “Quanto è preparato il Brasile”, il seminario ha passato in rassegna le sfide strategiche dell’industria brasiliana del caffè, in termini di governance socio-ambientale, agricoltura rigenerativa, impatto climatico e sfide logistiche.
Il 2022 sarebbe stato normalmente un’annata positiva nel ciclo biennale tipico degli arabica in Brasile
Ma la lunga siccità del 2021, unita alle gelate invernali, che sono state le più gravi degli ultimi trent’anni, ha danneggiato le colture. E ridotto sensibilmente il potenziale produttivo.
Inoltre, lo stato pessimo delle colture ha indotto molti produttori ad attuare, l’anno passato, potature drastiche sugli arbusti, del genere di quelle che si fanno normalmente al termine di un’annata positiva, nell’intento di fortificare le piante.
Risultato: il raccolto di arabica sarà certamente più abbondante rispetto a quello dell’anno scorso, ma molto al di sotto dei livelli record di due anni fa.
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