MILANO – L’export dell’Uganda conferma il suo trend positivo. Secondo i dati dell’Uganda Coffee Development Authority (UCDA), il massimo paese esportatore africano ha venduto all’estero, durante il mese di aprile, 336.676 sacchi di caffè da 60 kg, per un valore di 41,07 milioni di dollari.
L’export di robusta cresce del 21,98% a volume e del 13,3% a valore rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, per un totale di 232.019 sacchi e 24,81 milioni di dollari. Gli imbarchi di arabica sono stati pari a 104.657 sacchi (+82,91%) e hanno portato introiti per 16,26 milioni di dollari (+88,96%).
Nel periodo maggio 2013-aprile 2014, le esportazioni sono state pari complessivamente a 3,85 milioni di sacchi, per un valore di 426 milioni di dollari, in crescita rispettivamente del 23% e del 5,45%.
Microcredito per i produttori del Burundi
Il microcredito potrebbe garantire un futuro migliore ai coltivatori di caffè del Burundi. La confederazione delle associazioni dei produttori di caffè (Cnac) ha annunciato infatti l’intenzione di dare vita a una micro banca, che presterà denaro ai contadini. Solitamente, i piccoli produttori hanno estrema difficoltà a ottenere crediti dalle banche tradizionali non potendo contare su garanzie adeguate.
I promotori hanno già raccolto 390 mila dollari: circa il doppio del capitale minimo richiesto da legislatore per costituire una banca di microcredito. L’obiettivo è di aumentare di 30 volte la capitalizzazione entro il 2020.
I prestiti aiuteranno i produttori a far fronte alle proprie necessità essenziali e a sostenere i costi per l’acquisto di fertilizzanti e altri input.
Il settore del caffè dà lavoro nel Burundi a 800 mila piccoli produttori, su una popolazione totale di poco meno di 10 milioni di persone.