MILANO – Molto abbondante, ma un po’ meno del precedente. La media delle risposte di un campione di 12 addetti ai lavori (commercianti crudisti e analisti) intervistati nei giorni scorsi da Bloomberg indica che il prossimo raccolto vietnamita sarà pari a 1,64 milioni di tonn (circa 27,3 milioni di sacchi), a fronte di un raccolto 2013/14 stimato nel dato record di 1,71 milioni.
Le scorte invendute in mano ai produttori alla fine del mese di maggio erano pari al 19% della produzione di quest’anno – emerge ancora dalle risposte del campione – contro il 20% dell’anno scorso.
Le minori aspettative per il prossimo raccolto sono motivate da vari fattori, tra cui il probabile ritorno del Niño e lo stress vegetativo degli arbusti.
Le notizie provenienti dalle aree di produzione sono comunque rassicuranti. Dalle testimonianze dei produttori emerge che il clima di quest’anno è stato un po’ più secco e che la pioggia è arrivata in leggero ritardo. L’aspetto delle piantagioni è comunque buono e il calo produttivo, se ci sarà, risulterà limitato.
I problemi riguarderanno soprattutto le piantagioni più vecchie, molte delle quali appaiono debilitate, dopo due raccolti particolarmente abbondanti.
Secondo Volcafe, la prossima annata caffearia (2014/15) sarà segnata da un deficit di offerta di 1,6 milioni di sacchi per quanto riguarda i robusta. A giudizio di Rabobank, El Niño inciderà sui raccolti dei produttori asiatici contribuendo a sostenere i prezzi.