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venerdì 22 Novembre 2024
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Bazzara Espresso: “Sigep finalmente un segnale di un ritorno al futuro”

Andrea e Marco Bazzara: “È stato in qualche modo liberatorio partecipare alla fiera in presenza. Avere la possibilità di fermarsi agli stand, salutare l’amico produttore che a sua volta ti può presentare l'azienda straordinaria che non conoscevi."

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MILANO – Dopo una settimana dalla conclusione del Sigep, Bazzara Espresso riflette sull’importanza che iniziative e fiere in presenza possiedono non solo da un punto di vista di organizzazione ed efficienza ma soprattutto dal punto di vista umano. L’industria ha infatti bisogno tanto di innovazione quanto di strette di mano in presenza. Riportiamo di seguito la riflessione di Bazzara Espresso.

Sigep 2022

MILANO – È doveroso, a poco più di una settimana dalla chiusura lavori della fiera Sigep, fare una riflessione a posteriori che parte in primis dal riconoscere il grande lavoro svolto da tutto il team fieristico (Giorgia Maioli, Lucrezia Bologna, Vanessa Rinaldini, solo per nominarne qualcuno) per fare in modo che questa edizione si svolgesse in presenza e nel migliore dei modi.

Spesso ci si è domandati se ad oggi, nel 2022 e ancor di più in un biennio segnato da una pandemia che ha messo alla porta più di qualche dogma, le fiere non rientrino tra le tipologie di eventi che possano subire la trasformazione in digital senza più guardarsi indietro, premesso che la loro stessa sussistenza sia ritenuta ancora necessaria.

Ma è davvero così? Sigep 2022 forse ci ha insegnato proprio questo. Quanto vale un incontro de visu, tra professionisti? E uno casuale del “contatto giusto”? Delle fiere, e ancor più delle fiere in presenza, c’è e ci sarà ancora bisogno.

Il bisogno di contatto

Lo conferma anche la Bazzara, che ha ritenuto che questo appuntamento si sia rivelato ancor più fondamentale per l’azienda e per il comparto in generale, e non solo per il messaggio indirizzato al comparto del ministro Patuanelli letto dal presidente Franco Bazzara a seguito della presentazione ufficiale del volume CoffeExperts, e che rivolge delle parole importanti di supporto e complimento all’ “ultima fatica” dei Bazzara brothers di seconda generazione, Marco e Andrea.

Se è vero che, facendo un parallelo, l’apporto per esempio della tecnologia (dei “robot”) è indiscutibile, altrettanto è imprescindibile la necessità del contributo umano, nell’industria come nelle relazioni. I due anni di assenza di contatti ne sono la prova.

Il fattore umano

“Niente riuscirà mai a sostituire i sorrisi, le risate dal vivo con vecchi e nuovi amici. In un momento difficile come questo, la fiera è stata finalmente un segnale di “ritorno al futuro” che ha un messaggio importante”, conferma Franco Bazzara, presidente dell’azienda, “se uniremo le forze, con le certezze del passato assieme all’energia dell’innovazione, daremo una spinta per finalmente liberarci della sensazione di costrizione e prigionia che tenta di avvolgerci ormai da troppo tempo”.

“È stato in qualche modo liberatorio partecipare alla fiera in presenza”, confermano Marco e Andrea Bazzara, “avere la possibilità di fermarsi agli stand, salutare l’amico produttore che a sua volta ti può presentare l’azienda straordinaria che non conoscevi. (…)”

“Prendere coscienza del valore delle novità che vedi trasformarsi in idee essendo presente, fiutando il cambiamento, la trasformazione, l’innovazione. Avere la possibilità di scambiare esperienze, testimonianze…sono momenti preziosi e non possiamo non complimentarci con il team fiera ancora una volta per averci permesso di replicarli anche quest’anno, nella massima sicurezza e con il sorriso”.

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