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Colpo di scena ai vertici di Starbucks: Howard Schultz torna ceo ad interim

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MILANO – Clamoroso cambio della guardia ai vertici di Starbucks: Howard Schultz torna alla guida del colosso di Seattle, al posto del dimissionario Kevin Johnson. Schultz, oggi sessantottenne, rilevò Starbucks nel 1987 e ne trasformò radicalmente il business ispirandosi al modello del bar italiano conosciuto e studiato durante i suoi frequenti viaggi nel nostro paese.

Quattro anni più tardi, quando sbarcò in borsa, la società contava già un centinaio di locali. Oggi oltre 34 mila in tutto il mondo.

Il mandato di ceo sarà ad interim e durerà il tempo necessario a trovare un sostituto garantendo una gestione senza interruzioni dell’azienda. Schultz si concentrerà sulla creazione di un quadro di innovazione e gestirà la transizione affiancando anche il prossimo ceo.

Il board di Starbucks è già impegnato nella ricerca e prevede di selezionare un nuovo leader entro l’autunno. Per il suo lavoro, Schultz percepirà il compenso simbolico di un dollaro.

Kevin Johnson, attuale presidente e amministratore delegato, lascerà l’incarico il 4 aprile. Johnson, 61 anni, fa parte del consiglio di amministrazione di Starbucks dal 2009.

Nel 2015 era entrato a far parte del team dirigenziale come presidente e direttore operativo. Nel 2017, la nomina a presidente e ceo, al posto dello stesso Schultz.

Tra i momenti salienti della sua gestione, lo sbarco in Italia, con l’apertura della Starbucks Reserve Roastery, e la stipulazione della Global Coffee Alliance con Nestlé.

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