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martedì 05 Novembre 2024
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La Marzocco: la tecnologia e l’artigianalità 4.0 in simbiosi

Le risorse impiegate in Italia sono 420, mentre all'estero ce ne sono altre 250, per un totale di 670 dipendenti a livello globale. Nel 2020 l'azienda ha assunto 90 persone, mentre nel 2021 le risorse inserite sono state 120

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PIAN DI SAN BARTOLO (Firenze) – Innovazione tecnologica e natura artigianale non sono in contrapposizione tra di loro e anzi coesistono in perfetta armonia nei modelli per espresso targati La Marzocco. Azienda che è in continuo movimento ed evoluzione a partire dalla sua fondazione nel 1927, sino a oggi, sotto la direzione salda di Guido Bernardinelli, dipendente numero 14 quando ha fatto il suo ingresso ne La Marzocco, e ora amministratore delegato.

Dall’inserto Economia che QN, il quotidiano Nazionale del Gruppo Monrif, allega ogni lunedì ai suoi tre quotidiani: Il Giorno di Milano, La Nazione di Firenze, Il Resto di Carlino di Bologna, riportiamo un approfondimento su questo gioiello del made in Italy per quanto riguarda la produzione di macchine per espresso, firmato da Lisa Ciardi.

La Marzocco, un’evoluzione tra produzione e formazione

Oggi la società ha sede e centro produttivo a Scarperia (Firenze), mentre dal recupero di 2.500 metri quadrati, della storica sede di Pian di San Bartolo (Firenze) è nata l’Accademia del caffè, che ha recentemente ottenuto il titolo di “Premier Campus Sca” (Specialty coffee association) e, a partire da marzo 2022, vedrà erogare corsi Sca e Cqi, percorsi riconosciuti a livello internazionale per la formazione e certificazione sul caffè. I primi saranno i moduli barista e brewing, in collaborazione con Alessandro Galtieri.

Artigianato 4.0, formula del successo

Fondata a Firenze nel 1927, dai fratelli Giuseppe e Bruno Bambi, La Marzocco è un’azienda specializzata nella produzione di macchine da caffè di alta gamma, destinate sia al mercato professionale che a quello domestico. Fin dalle sue origini, ha ottenuto grande notorietà grazie alla produzione di macchine concepite e progettate con ingegno e fabbricate con cura ed estrema attenzione per il dettaglio.

La società ha la sua sede e il suo centro a Scarperia (Firenze) da dove esporta i suoi prodotti in oltre cento Paesi nel mondo, tra cui Stati Uniti, Australia, Regno Unito, Cina e Arabia Saudita. E’ inoltre presente direttamente in tutti i continenti grazie agli uffici di New York, Auckland, Barcellona, Berlino, Leeds, Londra, Melbourne, Milano, Seattle, Seoul, Shanghai, Stoccarda e Sidney.

Nonostante il successo internazionale, La Marzocco è sempre rimasta una realtà artigianale, contraddistinta dalla cura per ogni singolo dettaglio, perfettamente in linea con la tradizione manifatturiera dell’Italia, da sempre orientata al “ben fatto”, al bello, e alla qualità di ogni singolo aspetto.

La tecnologia, oggi, permette all’azienda di proseguire lungo questa filosofia, dove digitale e artigianale sono due elementi in perfetta simbiosi. Infatti, più che di industria 4.0., in La Marzocco preferiscono parlare di artigiano 4.0: proprio l’artigianalità nella produzione delle macchine rimane al centro e la trasformazione digitale ha l’obiettivo di supportare e agevolare le attività di produzione dei prodotti e di creare una base dati a supporto delle decisioni strategiche.

Il 2021 è stato un anno di crescita notevole

Con un fatturato consolidato del gruppo che ha toccato quota 229 milioni di dollari (oltre 200 milioni di euro), in crescita del 61% rispetto all’esercizio 2020. Le risorse impiegate in Italia sono 420, mentre all’estero ce ne sono altre 250, per un totale di 670 dipendenti a livello globale. Nel 2020 l’azienda ha assunto 90 persone, mentre nel 2021 le risorse inserite sono state 120.

Nel 2021, La Marzocco ha investito 16 milioni di euro in produzione e 6 milioni di euro nel progetto socio-culturale di Accademia del caffè espresso. Si tratta, in quest’ultimo caso, di uno spazio aperto, condiviso: un polo che attrae, connette e genera passione e competenze sul rituale, tutto italiano e ormai globale, del caffè espresso. Un meraviglioso esempio di archeologia industriale restituito al suo antico splendore sulle colline che circondano Firenze, in mezzo ai paesaggi del Rinascimento tra boschi di faggi e castagni.

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