LUGANO (Svizzera) – La Svizzera sta tornando pian piano alla piena normalità dopo la pandemia scegliendo di abolire la maggior parte delle restrizioni legate al Covid-19. In molti negozi, strutture, ristoranti e cinema non sarà a questo punto più obbligatorio mostrare il certificato di vaccinazione. In anticipo sull’Italia. Riportiamo qui sotto l’articolo dal portale Ticino 24.
Addio alla mascherina in Svizzera
BELLINZONA – La pandemia è (quasi) finita. Ieri, con validità da oggi, il Consiglio federale elvetico ha abolito la quasi totalità delle restrizioni legate al Covid-19. Mentre in Italia si continua a discutere, la vicina Svizzera ha scelto la via del ritorno alla normalità decidendo che, da oggi, per entrare in negozi, ristoranti, cinema, teatri e impianti sportivi, non sarà più necessario esibire il certificato di avvenuta guarigione o vaccinazione.
All’interno, non sarà nemmeno più necessario indossare le mascherine, rimaste obbligatorie solamente sui mezzi pubblici e negli ospedali, ma fino al 31 marzo. Niente dispositivi di protezione individuale nei luoghi di lavoro, dove sparisce anche lo smart working. Resta l’obbligo di isolamento fiduciario in caso di malattia accertata.
Questa misura giunge alla vigilia della stagione turistica e che è in discussione in tutto il resto d’Europa
Ha una grande valenza soprattutto per l’industria del turismo italiana. Chi prima esce dalla pandemia più è attrattivo nei confronti dei potenziali clienti delle strutture ricettive, che nel programmare le vacanze iniziano a guardarsi intorno in questo periodo dell’anno.
Non a caso, oltreconfine, i primi ad accogliere positivamente l’abolizione di green pass e mascherine sono gli operatori del settore. Al di qua della dogana, gli italiani si aspettano lo stesso nel minor tempo possibile per tornare a lavorare con la piena operatività già dall’incombente primavera.