MILANO – Non migliora la situazione dell’export brasiliano, in calo anche a gennaio, secondo il nuovo report di Cecafé. Il mese scorso, le esportazioni sono state pari a 3.226.441 sacchi, l’11,8% in meno rispetto agli oltre 3,6 milioni di gennaio 2021.
Da record, in compenso, il fatturato mensile, che supera i 700 milioni di dollari, per un prezzo medio per sacco di quasi 217 dollari: oltre i due terzi in più rispetto allo stesso mese di un anno fa.
Secondo il presidente di Cecafé, Nicolas Rueda, il calo degli imbarchi riflette le perduranti difficoltà logistiche nel commercio marittimo mondiale, che non appaiono destinate a risolversi nel breve termine, ma anche i minori volumi disponibili al momento, in ragione dell’annata negativa di raccolto.
“Osserviamo un lieve miglioramento nell’offerta di container, a gennaio, e registriamo nuovi imbarchi in big bag all’interno di navi break bulk, che hanno in parte alleviato i problemi. Ma la ridotta disponibilità degli spazi a bordo delle navi continua a costituire una grande sfida” osserva Rueda nel report mensile dell’organizzazione.
Le esportazioni di caffè verde segnano a gennaio una flessione dell’14,1%, a 2.905.342 sacchi.
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