MILANO – È arrivata puntuale, ieri pomeriggio, la seconda stima Conab relativa al raccolto brasiliano 2014/15. E come previsto, le cifre – peraltro deludenti – indicate nella prima stima, pubblicata a gennaio, hanno subito un consistente ridimensionamento.
Consistente – è bene sottolinearlo – ma non drastico. La produzione di quest’anno è quantificata ora dall’agenzia del minagricoltura di Brasilia in 44,56 milioni di sacchi: 3,78 milioni in meno rispetto al valore medio della stima di gennaio di 48,34 milioni di sacchi.
Pur ricorrendo un’annata positiva, la produzione brasiliana segna dunque un calo del 9,33% rispetto ai 49,15 milioni di sacchi del raccolto 2013/14.
Il calo interessa esclusivamente gli arabica, la cui produzione complessiva scende a 32,23 milioni di sacchi (-15,8%). In crescita invece il raccolto di robusta (13,5%), stimato ora in 12,33 milioni di sacchi, con addirittura una lieve correzione al rialzo rispetto a gennaio.
Questo andamento anomalo è imputabile, in primo luogo, alla forte siccità che ha interessato alcune tra le principali regioni di produzione degli arabica nei primi mesi dell’anno. Ma hanno inciso anche i minori investimenti, la riduzione delle superfici coltivate, l’inversione di ciclo in alcune aree del Minas Gerais (come la Zona da Mata) e la forte gelata che ha colpito lo scorso inverno il Paraná, con gravi conseguenze.
La stima Conab risulta comunque più ottimistica rispetto a quella formulata lo scorso mese da Fundação Procafé (40,1 – 43,3 milioni di sacchi) e, tutto sommato, non molto lontana dalle cifre della stessa Volcafé (45,5 milioni di sacchi, partendo però da un ipotesi iniziale di quasi 60 milioni di sacchi).
In realtà – come è possibile vedere dalla tabella (cliccare per ingrandire in una nuova finestra) – l’annata sarà pesantemente negativa soltanto in due stati produttori maggiori: il Minas Gerais (-16,88%) e il Paraná (-66,97%). In crescita invece i raccolti di Espírito Santo (+4,37%), San Paolo (+5,58%), Bahia (+10,20%) e Rondônia (+19,75).
Vi rimandiamo al numero del 19 maggio per un esame approfondito delle oltre 60 pagine del documento di Conab.