MILANO – La Fiepet-Confesercenti, la federazione italiana degli esercenti pubblici, non prevede aumenti del prezzo del caffè alla tazzina, nonostante i rialzi esponenziali al prezzo di origine dello scorso anno. «Non penso che i bar aumenteranno il prezzo del caffè per la delicatezza del momento economico – afferma il presidente Esmeralda Giampaoli – .Sarebbe anche controproducente. Il barista vista la situazione si farà carico ancora una volta del ritocco del prezzo che probabilmente ci sarà di nuovo all’origine».
Fiepet: Giampaoli ricorda infatti che in questi anni c’è stato «un rialzo pressochè costante dei prezzi sia alla produzione che alla torrefazione, come è già avvenuto un ritocco del prezzo della tazzina al bar»
Come Confesercenti, aggiunge Giampaolo, «anche in passato abbiamo fatto delle campagne per contenere i prezzi del caffè alla tazzina e se ci sarà necessità cercheremo di continuare con la politica che abbiamo portato avanti in questi anni»
Stessa attenzione anche sui prezzi del cenone di fine anno:
«C’è stata – dice Giampaoli – una tendenza al ridimensionamento per non far rinunciare la gente e per incentivare le persone a uscire comunque. Un’altra tendenza che si è sviluppata negli ultimi anni e che si è consolidata in particolar modo quest’anno è quella del cenone alla carta in modo da dare al cliente la possibilità di spendere quanto vuole. Non si tratta di un low cost ma di un modo intelligente di mantenersi il cliente».