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venerdì 22 Novembre 2024
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Patuanelli, il ministro a Trieste: “L’espresso è sulla via dell’Unesco, sostegno alle imprese sui rincari”

Una possibile soluzione indicata dal ministro: “Accompagnare strutturalmente le imprese ad autoprodurre l’energia che consumano e spostare gli oneri di sistema dalla bolletta alla fiscalità generale. Bisogna soprattutto sganciare il costo dell’energia elettrica dal gas, perché oggi al costo marginale che si usa per pagare l’energia noi agganciamo il gas, anche il prezzo dell’energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile e questo non ha nessun senso”

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TRIESTE – Il caffè e Trieste legate dalla storia del commercio da anni: una realtà che continua ad esistere solida ancora oggi, nonostante le tante difficoltà che ne minacciano gli equilibri a partire dal rincaro di tutti i prezzi lungo la supply chain, sino ad arrivare all’energia elettrica e il gas nel nostro Paese. A commentare questo contesto critico, lo stesso ministro dell’agricoltura Stefano Patuanelli, che ha incontrato i rappresentanti del settore proprio a Trieste, per fare il punto anche su un’altra questione piuttosto dibattuta in questi anni, ovvero la candidatura all’Unesco del rito della tazzina, che ora si riproporrà per il 2022, più uniti di prima lungo tutto lo Stivale (Napoli compresa). Leggiamo di cosa si è discusso, dall’articolo su triesteprima.it.

Patuanelli incontra gli imprenditori del chicco a Trieste

Il rito del gustare un caffè nella tazzina, si candida a diventare patrimonio dell’umanità al di là di ogni campanilismo di sorta. In un incontro tra i tavolini dell’Antico Caffè San Marco con i torrefattori triestini, il ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali, il triestino Stefano Patuanelli, ha rilanciato infatti ufficialmente – e proprio nella sua città – la candidatura unica del caffè espresso nazionale tra rito, arte, socialità e letteratura a patrimonio dell’Unesco nel 2022.

Ha dichiarato così su triesteprima.it: “È necessario sostenere la filiera del caffè, nella quale Trieste gioca un ruolo cardine, anche in vista dei rincari delle materie prime e dell’energia, che ha appena subito un aumento dei costi del 40% nell’ultimo trimestre”. Un discorso che ha avuto luogo in occasione dell’evento “Discorsi sul caffè, un’eccellenza italiana, una grande tradizione triestina”.

“Il caffè per il nostro paese ha un giro d’affari di cinque miliardi di euro – ha spiegato il ministro su triesteprima.it – Questo settore va sostenuto e accompagnato in un momento difficile, segnato dall’aumento dei costi di produzione, di energia, i costi della logistica e i trasporti, che stanno incidendo profondamente sulla capacità di marginalizzare le imprese”.

L’esponente dell’esecutivo ha rivelato che “Il costo principale aumentato è quello dell’energia, un rincaro del 40% nell’ultimo trimestre di quest’anno e sono attesi aumenti del 40% nel prossimo trimestre. Riteniamo che tutto il prossimo anno sarà segnato da progressivi aumenti dell’energia e non possiamo ogni trimestre destinare otto dieci miliardi del debito pubblico per abbattere questi costi”.

La soluzione, riporta triesteprima.it, secondo Stefano Patuanelli, è

“Accompagnare strutturalmente le imprese ad autoprodurre l’energia che consumano e spostare gli oneri di sistema dalla bolletta alla fiscalità generale. Bisogna soprattutto sganciare il costo dell’energia elettrica dal gas, perché oggi al costo marginale che si usa per pagare l’energia noi agganciamo il gas, anche il prezzo dell’energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile e questo non ha nessun senso”.

Nell’incontro si è inoltre parlato delle iniziative in corso, come la candidatura all’Unesco del rito del caffè come patrimonio immateriale dell’umanità

E dl progetto “Trieste città del caffè”.

In questo contesto la capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Comunale Alessandra Richetti ha illustrato una mozione per conferire la civica benemerenza all’Associazione caffè Trieste nel 130esimo anno dalla sua fondazione, “per il suo continuo impegno e contributo nel far diventare Trieste una capitale del settore”.

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