MILANO – Il governo del Brasile raddoppierà quest’anno gli stanziamenti per finanziare l’immagazzinamento del raccolto 2012/13 mettendo a disposizione dei produttori circa un miliardo e mezzo di reais (644 milioni di euro). L’annuncio è stato dato in un comunicato dal ministero dell’agricoltura.
Parlando a margine delle riunioni Ico, il direttore del dipartimento del caffè presso il dicastero agricolo del Brasile Edilson Martins de Alcantara ha dichiarato che tale ingente stanziamento aiuterà i produttori a immagazzinare il proprio caffè per venderlo o al momento più opportuno contribuendo così anche alla stabilizzazione dei prezzi.
Dal Brasile all’Uganda: boom per le esportazioni di caffè pregiato
Dopo aver adocchiato l’andamento del Brasile, spostiamo l’attenzione su un altro Paese produttore. Non si arresta in Uganda la progressione nelle esportazioni di caffè, tra le coltivazioni a maggior valore aggiunto per l’economia locale e una delle merci più pregiate per l’ingresso nel Paese di valuta estera.
A febbraio, secondo i dati del ministero dell’agricoltura di Kampala, la capitale del Paese, sono stati esportati circa 250mila sacchi da sessanta chili di caffè ciascuno, in crescita di 26 punti percentuali rispetto ai 195mila sacchi venduti all’estero nello stesso mese dello scorso anno.
L’incremento della produzione
L’incremento nella produzione di caffè made in Uganda, che vanta il primato di essere il primo produttore africano di fagioli, è legato tra l’altro all’innovazione dei processi agricoli, all’aumento dell’estensione dei terreni dedicati alle piantagioni di caffè, alle favorevoli condizioni meteo.
Il risultato ottenuto a febbraio 2012, superiore anche rispetto alle più ottimistiche previsioni, ha permesso ai tecnici del ministero di aumentare le stime per l’intero raccolto 2011/2012, ora atteso sui 3,2 milioni di sacchi, contro i tre milioni previsti in precedenza.