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venerdì 22 Novembre 2024
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Vending: raggiunto l’accordo tra Ivs Italia e la spac di Vito Gamberale & c.

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MILANO – Una nuova eccellenza italiana sta per approdare al listino di borsa. Diventa ufficiale l’accordo tra il leader italiano del settore vending, Ivs Italia, e la special purpose acquisiton company (spac) Italy 1 Investment.

I rispettivi consigli di amministrazione hanno approvato il 2 marzo i termini della Business Combination che precede dapprima la fusione per incorporazione di Ivs Italia nella spac, in modo da mantenere lo status giuridico di società quotata sulla Borsa Italiana.

Ivs Group fattura circa 270 milioni

Con un margine operativo lordo (ebitda) di quasi 60 milioni. Italy 1 Investment ha tra i fondatori Vito Gamberale, Carlo Mammola, Gianni Revoltella, Roland Berger, Florian Lahmstein e Gero Wendenburg.

Costoro, a meno che non esercitino prima della fusione il diritto di recesso dall’investimento da 150 milioni effettuato nel veicolo a inizio 2011, riceveranno tutti insieme tra il 35% e il 45% della società risultante dalla fusione.

Gli azionisti storici mantengono in controllo e la sede viene spostata in Italia

Gli azionisti storici di Ivs, circa una quarantina capeggiati dal presidente fondatore Cesare Cerea e da una squadra di soci-manager, manterranno a loro volta il controllo attraverso una holding comune ed è presumibile che accettino impegni di non vendere le proprie azioni per un determinato periodo.

Poiché l’incorporante è di diritto lussemburghese, a fusione avvenuta, la sede legale sarà trasferita in Italia e assumerà il nome dell’azienda operativa, Ivs. Il flottante in borsa sarà inizialmente rappresentato dalla quota nelle mani dei investitori di Italy 1 e dal quale, gradualmente, dovrebbe nascere un mercato secondario.

Le aspettative degli analisti

Quanto alle valutazioni, il settore del vending in cui opera Ivs è sicuramente uno dei più attraenti, come in genere tutta la somministrazione di alimenti outdoor e la logistica specializzata, che presentano margini attraenti e trend strutturali in crescita.

Per questo, i multipli attesi dagli analisti sono a livelli piuttosto elevati, almeno attorno a otto volte l’ebitda. Ivs ha seguito quasi sin dalla nascita una continua crescita per acquisizioni, e, grazie alla quotazione, è verosimile che questa strategia prosegua.

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