TORINO – In occasione dell’edizione 2021 di Art Site Fest, dedicata al tema della prossimità, l’Area Archeologica del Museo Lavazza è stata inaugurata dalle opere di Carlo D’Oria e Project-To, rispettivamente delle sculture e un progetto musicale. “Per Art Site Fest 2021 – spiega il direttore artistico del festival Domenico Maria Papa a Canale Arte – abbiamo chiesto a Carlo D’Oria di realizzare tre interventi site-specific con opere inedite, frutto di una sua ricerca artistica da poco avviata.”
I “Titani” di Carlo D’Oria
Il Direttore prosegue dicendo che: “Si tratta di figure ridotte all’estrema astrazione, come nella poetica dell’artista, ma dalle linee meno morbide e con un vago accenno all’opera icona di Rodin, Il pensatore. La proposta di D’Oria è stata distribuita contemporaneamente su tre sedi – Palazzina di Caccia di Stupinigi, Palazzo Madama e Area Archeologica del Museo Lavazza”
Scoperta nel 2014 durante i lavori di realizzazione del nuovo centro direzionale del Gruppo Lavazza, l’Area Archeologica del Museo Lavazza accoglie oggi due nuove opere appositamente ideate per il luogo: i “Titani” di Carlo D’Oria e il progetto musicale Project-To.
Come spiegato da Carlo D’Oria, rivedere le grandi sagome collocate nello straordinario contesto dell’Area Archeologica del Museo Lavazza gli ha permesso di osservarle da un’insolita prospettiva, come se davvero gli imponenti “Titani” reggessero il peso della struttura, (e metaforicamente del mondo) partecipando attivamente all’installazione con un ulteriore significato poetico.
La prossimità dei “Titani” di D’Oria è connessa al progetto di sonorizzazione site-specific proposto da Project-To, intitolato Mormoranti
Nelle parole di Riccardo Mazza, ideatore di Project-To: “Si tratta di un’opera sull’aleatorietà e precarietà delle connessioni umane, collocata nello spazio (la distanza reale o quella ideata) e nel tempo (la morte), limiti che di fatto impediscono il contatto. È una creazione sonora che riflette sulla necessità umana e intima della prossimità.”
Project-To, progetto di musica elettronica e visual che si sviluppa nell’interazione di elementi elettronici sonori originali ed elementi visivi, nasce nel 2016 da un’idea di Riccardo Mazza, compositore e docente presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo, artista multimediale specializzato nella ricerca sonora sperimentale, e la fotografa e videomaker Laura Pol, autrice di numerosi lavori in ambito artistico, culturale e museale.