MILANO – Export mondiale in parziale ripresa durante il mese di marzo. Secondo le statistiche Ico – diffuse nel tardo pomeriggio di mercoledì e successivamente rettificate nella giornata di ieri – l’export mondiale di caffè in tutte le forme ha raggiunto, nel corso del sesto mese dell’annata caffearia 2013/14, un volume totale di 10.342.370 sacchi.
Ciò equivale a un incremento del 2,16% (+219.080 sacchi) rispetto allo stesso mese del 2012/13.
Crescono gli imbarchi di colombiani dolci (+30,6%, pari a 829.202 sacchi in più) e, per la prima volta dopo molti mesi, quelli degli altri dolci (+1,6% o 40.675 sacchi in più), mentre calano (lievemente) le esportazioni di brasiliani naturali (-6.976 sacchi, ossia una variazione negativa dello 0,3%) e robusta (-1,6% o 68.015 sacchi in meno).
Nell’arco dei primi sei mesi dell’annata caffearia corrente, le esportazioni mondiali sono scese del 4,7% (-2.645.619 sacchi) fermandosi a 53.187.376 sacchi, contro i 55.832.995 del pari periodo del 2012/13.
Guardando ai dati disaggregati osserviamo, ancora una volta, un consistente incremento dei colombiani dolci (+30,9%), le cui esportazioni risalgono a 6.452.332 sacchi.
In calo tutte le altre tipologie. L’export di altri dolci arretra del 9,9%, quello di brasiliani naturali del 2,8%, mentre gli imbarchi di robusta segnano una flessione del 5,3%.
Guardando alle singole origini continua a crescere l’export dal Brasile, che si attesta a quota 17.058.621 sacchi (+6,4%). Nonostante la forte ripresa dell’ultimo mese (+600.000 sacchi), le esportazioni dal Vietnam rimangono inferiori di 1.252.470 sacchi (-11,1%) a quelle del primo semestre 2012/13.
La Colombia ha ormai saldamente riconquistato lo scettro di terzo paese esportatore mondiale con 5.818.043 sacchi (+37,2%), davanti all’Indonesia (-37,4%), all’India (+8,3%) e all’Honduras (-10,9%).
L’export degli ultimi 12 mesi disponibili (aprile 2013-marzo 2014) scende a 109.228.433 sacchi (-1,5%). Le esportazioni di colombiani dolci crescono di quasi il 31%; variazione positiva anche per i brasiliani naturali (+1,5%), mentre è in flessione l’export di altri dolci (-7,8%) e robusta (-6,5%).
Potete leggere il riepilogo delle cifre nella tabella sottostante (cliccare per ingrandire)