lunedì 23 Dicembre 2024
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Prezzi, Andrea Illy prevede un rincaro del caffè arabica

“Entro fine anno vedremo un rimbalzo oltre i due dollari”. Il problema della Colombia e l’aumento del consumo in Brasile

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MILANO – In questo primo scorcio di 2012 le quotazioni del caffè arabica sul mercato a termine di New York hanno perso il 21%, passando dai 226,85 cents Usa per libbra, prezzo di fine 2011, ai 178,75 cents di venerdì sera. Giovedì il future era sceso anche sotto quota 176 cents, il minimo da oltre un anno, esattamente dal 7 ottobre del 2010. Però entro fine anno vedremo un rimbalzo sopra i due dollari: parola di Andrea Illy.

Il pensiero di Andrea Illy

L’imprenditore italiano, parlando alla conferenza annuale della National Coffee Association di Charleston, in South Carolina, ha sottolineato l’importanza del progressivo calo delle scorte e della buona tenuta dei consumi, elementi a cui si aggiungono i problemi legati alle modifiche del clima.

“Gli stock mondiali sono molto bassi – ha detto – sia nei paesi produttori che presso i consumatori”, inoltre l’importantissimo raccolto brasiliano il prossimo anno sarà nella sua biennale fase di ripiegamento, contribuendo a spazzare via il moderato surplus produttivo atteso per l’anno in corso.

La Colombia

Un altro problema, che si protrae da alcuni anni, è rappresentato dalla Colombia, il secondo produttore mondiale di caffè arabica dopo il Brasile: il suo raccolto è di qualità pregiata, ma è stato ridimensionato dal maltempo e dalle operazioni di rinnovo delle piantagioni, per cui negli ultimi tre anni non ha dato segnali di ripresa.

Le difficoltà del clima sono state avvertite nettamente anche nei paesi centro-americani. “È ragionevole aspettarsi un recupero delle quotazioni”, è la conclusione di Illy, la cui società è nota nel mondo per i suoi caffè speciali, pregiati, con un marchio presente in 140 paesi.

La discesa sarà probabilmente breve

La fase di discesa dei prezzi, innescata dagli ultimi brillanti raccolti brasiliani e dalle ancor più brillanti prospettive per la produzione imminente, potrebbe quindi risultare di breve durata, anche perché, come si nota dalle statistiche, è in evidente e vivace ascesa il consumo di caffè presso gli stessi paesi produttori, Brasile in testa, dove il crescente benessere fa salire la richiesta locale in termini di quantità e di qualità.

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