ROMA – E’ venuto a mancare Marcello Pinci, fondatore dell’omonimo marchio di caffè, nonché già dirigente di varie organismi datoriali: membro del Consiglio direttivo dell’Acipac, amministratore della Federgrossisti, presidente dell’Associazione nazionale grossisti zucchero. In quest’ultima veste si batté con successo in seno al CIP per un’equa ripartizione degli aumenti dei prezzi (produzione-distribuzione-dettaglio) quando gli stessi venivano deliberati dal suddetto organismo ministeriale.
Antonio Fabiani, direttore Federgrossisti aggiunge: “Avendolo conosciuto personalmente, mi è gradito ricordare i suoi preziosi consigli relativi al mondo associativo di cui ho fatto tesoro, ma anche la sua sottile e profonda ironia che gli era riconosciuta da tutti i suoi colleghi torrefattori.”
Per quanti volessero, ecco l’indirizzo dell’azienda gestita dai figli:
Pinci Caffè
Via Balestrino n. 30 – 00165 Roma
Pinci è stato uno dei precursori della vendita del caffè confezionato alle drogherie
Negli anni cinquanta la sua ditta vendeva un pacchetto di caffè in grani da 90 grammi, quando veniva ancora venduto abitualmente sfuso nelle varie vaschette.
Nei primi anni sessanta, nel nuovo stabilimento di Via Soriso a Roma con macchinari della Probat e della Goglio, si allineò alla novità del famoso packaging da 250 grammi sottovuoto inventato dalla Goglio, dietro richiesta della Lavazza.
La redazione si unisce al lutto e fa le sue condoglianze.