MILANO – Riceviamo da Fabio Verona una cartolina da Host 2021, edizione particolare e simbolo di ripartenza che si è appena conclusa, con le impressioni dello specialista di caffè e attrezzature sulle novità più interessanti che ha visto al Salone. Il testo si trova anche sul blog di Fabio Verona arabica 100 per cento, qui.
Verona, uno sguardo da addetti ai lavori su Host
La prima vera grande fiera di settore post pandemia in Italia si è svolta presso il polo fieristico di Rho, ed ha visto parecchie presenze di visitatori ed espositori. Diverse le novità proposte nel settore del caffè, dalla Victoria Arduino Black Eagle Maverick con la tecnologia brevettata Pure Brew abbinata ad un portafiltro dedicato per l’estrazione in filtro a molti grinders che grazie alla tecnologia Iot sono predisposti a comunicare con la macchina espresso o, come il nuovo Eureka Oro Prometheus, addirittura con il supporto tecnico da remoto (e non solo). In più, Prometheus, ha il riconoscimento automatico del portafiltro (tecnologia brevettata) e la regolazione automatica della distanza delle macine, insomma, non roba da poco, che vi racconterò più nel dettaglio quando avrò modo di testarlo
Ma tra tutti, quello che mi ha incuriosito particolarmente e che realmente presentava una innovazione e non solo un miglioramento delle prestazioni, è stato il nuovo X One gravimetrico di Sanremo Coffee Machines.
X One gravimetrico, uno strumento multifunzionale a disposizione del barista
La particolarità dell’X One, a differenza di tutti i grinder gravimetrici in commercio, è quella di pesare i grani prima della loro macinatura. Avete capito bene, proprio come si fa sovente con gli specialty coffee, che li pesiamo in un bicchierino prima di macinarlo, ma lo fa da solo, grazie ad un sistema di trasporto dei grani tramite una specie di coclea interfacciata con delle bilance in linea (questo per dirla semplice….).
Questa caratteristica, sviluppata e brevettata come le altre che vi elencherò nell’articolo dagli ingegneri del Sanremo team, ha poi permesso un ulteriore upgrade, ovvero condensare in un’unica struttura due campane, capaci di lavorare autonomamente e con prodotti molto differenti.
Fabio Verona: ma già che c’erano, mica potevano fermarsi qui?!
Infatti, essendo dotato di macine verticali da 98mm che risultano sempre libere da residui al termine di ogni macinatura, hanno inserito un accesso by-pass diretto affinché si possa utilizzare un qualsiasi altro caffè, con qualsiasi grado di tostatura, ma soprattutto che esso sia da utilizzare per espresso che per filtro.
La regolazione micrometrica motorizzata delle macine e comandata da un software che in funzione della ricetta impostata o selezionata al momento a piacere dal barista, le posiziona come desiderato indicando la esatta distanza tra esse in micron con una rapidità impressionante.
In pratica, è come se nello spazio di un solo macinino noi avessimo due grinder on demand gravimetrici ed un EK43S! Pazzesco no?
Tra le altre features, che faranno piacere ai più smanettoni tra i coffee riders, vi è la possibilità di regolare la velocità di rotazione del motore, al momento preimpostata a 1000/1200/1400 giri al minuto.
Verona: io ho avuto modo di poterlo testare durante i giorni di fiera
E la cosa che mi ha divertito maggiormente è stata quella di poter personalizzare direttamente nel portafiltro il blend tra le monorigini inserite nelle campane (un Etiopia favolosamente fruttato di Taste ed un Papua Nuova Guinea speziato e dolcissimo di Infusion) adeguandolo di volta in volta in base alle richieste del cliente.
Il modello sarà disponibile dalla primavera 2022, giusto il tempo degli ultimi aggiornamenti, dopo di che lo sottoporrò ai miei stress test, nel frattempo cominciate a sognare…!
di Fabio Verona