PISTOIA – Per settimane ha promosso sui giornali una campagna di sensibilizzazione animalista in occasione della Pasqua e della tradizione culinaria dell’abbacchio, ispirandosi anche alla presa di posizione del professor Umberto Veronesi che invitava, e invita ancora, dal suo sito, a fermare «la barbarie degli agnellini sgozzati». Luca Onori, laureato in scienze politiche, ma da sempre imprenditore del caffè che si divide tra Pistoia (Torrefazione New York in viale Adua) e la Valdinievole (Caffè New York in Corso Roma a Montecatini), è anche fotografo, ma la sua grande passione sono gli animali, per i quali profonde molte delle sue energie.
«Per piacere non mangiateci!» è l’appello sotto l’immagine dell’agnellino scannato e sotto ancora si legge una frase raccolta da un trasportatore pentito: «Piangono come bambini quando sentono che li uccidono».
Sul quotidiano toscano La Nazione è apparsa un’intervista a Onori su questa sua particolare iniziativa
«Il mio impegno — ha detto l’imprenditore — nasce negli anni, perché gli agnelli mi fanno tenerezza e sono come i bambini accanto alla madre. Ora, nel periodo pasquale, ho provato a scendere in campo per la difesa degli agnelli, ma sono sempre stato dalla parte di tutti gli animali. In modo particolare, questo mio tentativo, è scaturito dopo avere assistito, a Capo Verde, dove mi reco per esplorazioni e fotografie, a episodi in cui questi piccoli animali vengono sgozzati tra atroci sofferenze. Al di là dell’impegno a favore degli agnelli, devo spendere una parola in generale a favore degli animali, che sono molto intelligenti». L’obiettivo di Luca Onori è comunque più ampio rispetto alla campagna che ha intrapreso nel periodo pasquale. «E’ quello infatti — ci spiega — di sensibilizzare le persone a creare una catena solidale a difesa della natura in genere. Io cerco sempre di dare qualcosa agli altri, uomini e animali che siano. So per certo che la natura è crudele, ma gli uomini possiedono la dote di poterli aiutare e difendere, un impegno che porto avanti da anni anche in difesa del canile Hermada, e rinnovo la preghiera che possa essere costruito il canile consortile sempre promesso e mai realizzato, dove questi poveri animali possano vivere meglio». «L’appello per gli agnelli — conclude Luca — mi è venuto dal cuore e non mi attendevo i numerosi riscontri in positivo che ho ricevuto». Fonte: LaNazione.it