MILANO – Dopo anni di critiche su McDonald’s per le sue scelte alimentari il colosso statunitense che gestisce la più grande catena al mondo di ristoranti fast food è impegnata in una massiccia controffensiva su più fronti mirata non solo a tenersi stretta i suoi clienti, ma anche a convincere gli scettici e gli indecisi.
Stando a quanto ha detto il direttore del marketing McDonald’s Neil Golden al New York Times: «L’obiettivo è cambiare la percezione che i clienti hanno del nostro cibo». Il più celebre attacco alla reputazione di McDonald’s è stato lanciato dal film-documentario «Super Size Me» del 2004 diretto ed interpretato da Morgan Spurlock, in cui denuncia il legame tra fast food e obesità.
Ma non sono mai mancati le critiche di coloro che accusano l’azienda di minimizzare il legame tra fast food e l’epidemia di casi di obesità fra i giovani che sta flagellando gli Stati Uniti. Solo nell’ultimo anno, l’azienda ha subito attacchi per il suo menu, la sua strategia di marketing e la sua missione aziendale. Nonostante le critiche e la difficile congiuntura economica, in media, un ristorante americano della catena ha riportato vendite per 2,6 milioni di dollari nel 2011, in crescita del 13% rispetto al 2008. E i successi di McDonald’s non sono stati replicati dalle rivali come Wendy’s e Burger King.
Stando all’azienda specializzata in ricerche di mercato nel settore alimentare Technomic, l’anno scorso le vendite di McDonald’s sono cresciute del 4,8% e l’azienda ha portato la sua quota nel mercato dei ristoranti di fast food al 17%, che equivale alla percentuale detenuta complessivamente dai suoi quattro più grandi rivali.
Blogger
Buona parte di questo successo è dovuto ai 2 miliardi di dollari che McDonald’s investe ogni anno in pubblicità, ma anche alla massiccia campagna di ristrutturazione e rinnovamento dei suoi punti vendita (in media, i punti vendita rinnovati, oltre ad aiutare a rinnovare l’immagine dell’azienda, riportano vendite del 6-7% superiori al tasso di crescita del mercato), al nuovo menu (per la prima volta le vendite di carne di pollo hanno superato quelle di carne bovina, mentre frappè e caffè ora rappresentano un business da 9 miliardi di dollari l’anno) e a un insolito alleato: le mamme blogger.
La logica dietro la nuova strategia di corteggiare (alcune sono state invitate a visitare il quartier generale e hanno avuto la possibilità di incontrare alcuni dirigenti) dell’azienda le mamme blogger è semplice: «I blogger, e in particolare le mamme blogger, parlano spesso di McDonald’s. Sono clienti e vanno ai ristoranti. E ancora più importante, hanno un seguito di fedeli», spiega il direttore della comunicazione su social media per McDonald’s Rick Wion, «questi sono i nostri clienti chiave, sono quelli che influenzano il nostro marchio, pertanto è importante lavorare con loro».