MILANO – Timidi segnali di ripresa produttiva giungono dalla Colombia, dove sono stati raccolti il mese scorso, stando ai dati di Fedecafé, 580 mila sacchi di caffè, contro i 523 mila di aprile 2011 e i 576 mila di marzo 2012. Si tratta del dato più elevato dall’inizio dell’anno solare ed è la prima volta, da marzo 2011, che la produzione mensile segna un incremento sull’anno.
“Ci attendiamo, nei restanti mesi dell’anno, il confermarsi di questa inversione di tendenza– ha dichiarato in una nota il direttore generale di Fedecafé Luis Genaro Muñoz Ortega – Va ricordato che, mai prima d’ora, il paese aveva rinnovato 300 mila ettari di piantagioni in soli tre anni, di cui ben 117 mila nella sola annata trascorsa. La Colombia si sta avviando verso la ripresa produttiva al riparo (grazie al rinnovo con nuove varietà più resistenti, ndr.) dalla perdurante variabilità climatica”.
La situazione rimane comunque fortemente deficitaria. Tra gennaio e aprile di quest’anno sono stati prodotti 2.262.000 sacchi, contro 2.974.000 nei primi 4 mesi del 2011. La produzione negli ultimi 12 mesi (maggio 2011 – aprile 2012) è stata di appena 7.097.000, a fronte dei 9.458.000 raccolti nei 12 mesi immediatamente precedenti. In forte flessione anche l’export sceso il mese trascorso a 495.000 sacchi, contro i 580.000 sacchi imbarcati nell’aprile 2011.
Nei primi 4 mesi del 2012, le esportazioni sono state di soli 2,2 milioni di sacchi, contro i 3 milioni circa dell’analogo periodo dell’anno passato. Negli ultimi 12 mesi sono stati esportati 6.931.000 sacchi: oltre 1,5 milioni di sacchi in meno rispetto ai 8.529.000 del pari periodo immediatamente precedente. Pessimismo sull’andamento della produzione nell’annata in corso è stato espresso nei giorni scorsi dall’autorevole analista tedesco FO Licht, secondo il quale il raccolto 2012 potrebbe subire un calo anche del 30% rispetto al 2011.
“Le continue precipitazioni causate dal fenomeno La Niña appaiono destinate a ripercuotersi sul raccolto mitaca – si legge nell’ultimo rapporto diffuso da Licht – allontanando l’obiettivo dei 7,8 milioni di sacchi delineato per quest’anno da Fedecafé”.
“La produzione complessiva potrebbe scendere addirittura a 7-7,2 milioni di sacchi”, afferma l’analista di Ratzeburg citando non meglio precisate fonti locali.