SAN PAOLO (Brasile) – Dopo aver presentato i “caffé speciali” nei migliori bar e caffetterie del paese, i produttori stranieri stanno adesso puntando sul consumo casalingo per mantenere il ritmo di crescita dei loro prodotti nel Brasile.
Federico di Franco, direttore dell’ italiana Illy in Brasile, dice: “Il consumo del caffé espresso, comincia dai bar-caffé e ristoranti, poi il consumatore cerca come poter avere lo stesso prodotto in casa”. Lo stesso è già accaduto in altri mercati.
I dati, secondo le stime valutate dall’Abic (Associação Brasileira das Industrias de Café), indicano che alla fine dell’anno in 450mila case brasiliane, avevano una macchina per preparare il caffè espresso. “Ma con le molte iniziative già avviate e all’orizzonte questo numero deve crescere ancora e molto” ha detto Nathan direttore della stessa Abic. Vediamo come stanno procedendo al loro sviluppo i diversi marchi Illy – Dopo aver aperto la sua prima caffetteria nel 2011, è alla vigilia di altre due inaugurazioni e prevede di ampliare gradualmente i suoi punti di degustazione e vendita.
LAVAZZA – Anche se non ci sono conferme dovrebbe inaugurare presto la nuova fabbrica brasiliana, per andare alla conquista del mercato casa, specialità Lavazza in diversi mercati. Questo è quello che ci si aspetta da parte del suo nuovo direttore in Brasile Cesare Noseda.
NESPRESSO – Con le sue dieci buotique-bar, concentrati a San Paolo e Rio, sta incentivando proprio il consumo casalingo. Per poter diffondere le sue 16 varietà di miscele in capsula d’alluminio, ha aperto anche negozi temporanei in altri Stati. Per esempio nel mese in corso una buotique è aperta per 15 giorni a Porto Alegre. L´obiettivo è che il consumatore finale possa provare il caffè, che, come la macchina, potrà poi essere comprata poi sia per telefono, sia via Internet.
STARBUCKS – Ha accelerato i suoi tempi per la sua espansione, dopo aver inaugurato sei basi nei primi quattro mesi di quest’anno. Solo in questo mese, aprirà quattro caffetterie, dove sarà possibile anche comprare caffè da preparare in casa. In merito Abgail de Oliveira, presidente dell’Abcs (Associação Brasileira Cafè in Cialda) ha detto: “Adesso, tutti quanti si stanno svegliando e, soprattutto vedendo che il Brasile è il nuovo Paese su cui poter contare per l´espansione nel mercato del caffè, specialmente per il ramo casa”.
I dati vanno tutti i questa direzione. Oggi il mercato casa vale soltanto il 2/3% sul totale del caffè consumato. Così molte ditte estere che non avevano mai pensato di puntare sul Brasile stanno ora facendo rapidamente marcia indietro per tentare di recuperare il mercato perduto. Tuttavia, come ha precisato ancora de Oliveira: “Anche le ditte locali non stanno scherzando, e si stanno attrezzando contro gli importatori, visto che, chi gioca in casa… ha mezza partita vinta”.
Gil Manigrassi
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