MILANO – L’introduzione dell’IMU peserà nelle casse di bar e ristoranti per almeno 188 milioni di euro se l’aliquota applicata agli immobili ad uso commerciale sarà quella minima del 7,6%. Rispetto all’ICI si registreranno incrementi medi di oltre il 90% pari in valore assoluto a 630 euro per impresa.
Si tratta di dati diffusi dalla Fipe, la Federazione italiana pubblici esercizi, e che rischiano di pesare su una situazione già delicata con un sempre più deciso saldo negativo tra aperture e chiusure di nuovi locali. Nel calcolo sono stati ricompresi anche gli effetti dell’IMU sui canoni di locazione in considerazione della ragionevole ipotesi che i proprietari cercheranno di recuperare la maggiorazione d’imposta in fase di rinnovo via via che i contratti andranno in scadenza.
Si tratta, dunque, di un impatto che si concretizzerà in più annualità, mentre per il 2012 la stima è di almeno 56 milioni di euro di maggiori imposte. Ma le cose potrebbero andare ben peggio se i comuni utilizzassero il bonus del 3% che la legge consente come, peraltro, stanno già facendo alcune grandi città. In questo caso l’impatto salirebbe a 342 milioni di euro con una maggiorazione del 170% corrispondente ad un esborso aggiuntivo di 1.200 euro ad impresa.