ROMA – Una presentazione che rispetta le misure di sicurezza connettendo più persone anche online, così come ci ha insegnato in questo prolungato periodo pandemico, il Covid. Lavazza però, ancora una volta, non si ferma e anzi, promuove un progetto focalizzato proprio sull’attività fisica. Lo sport è fondamentale non solo per la salute fisica, ma anche per quella mentale, soprattutto se si pensa ai più giovani sacrificati dai vari lockdown e restrizioni.
Non bisogna arrendersi, atrofizzarsi: il modo per riprendere in mano il proprio corpo c’è, grazie a questa operazione svolta dall’azienda torinese in collaborazione con la società Sport e Salute.
Lavazza incontra lo sport in un momento in cui l’Italia si è distinta a livello internazionale tra gli Europei di calcio e il tennis
Alla presentazione, oltre a vari campioni, sono intervenuti Igor Nuzzi, regional director Italia e Svizzera del Gruppo Lavazza e Vito Cozzoli, amministratore delegato e presidente di Sport e Salute S.p.A.
Vito Cozzoli, amministratore delegato e presidente di Sport e Salute S.p.A. inizia la discussione: “Sono giorni importanti. La vittoria dei campionati europei di calcio sono un grande successo per la ripartenza del Paese e daranno un contributo enorme allo sviluppo dello sport in Italia.”
La necessità di investire nello sport di base ha portato alla creazione del progetto Lavazza per questo settore. Continua Cozzoli: “E’ un modello che vogliamo iniziare con Lavazza che si è dimostrato essere più di un partner per promuovere le attività di base. Lo sport ha la capacità di rialzarsi e di crescere. Vogliamo contribuire a rilanciare l’associazionismo di base. Abbiamo una grande opportunità che non possiamo farci sfuggire.
Sport e Salute si sta muovendo per invitare gli italiani a fare attività. Diamo aiuti concreti all’associazionismo di base attraverso partnership di questo tipo. Abbiamo lanciato con i grandi player del Paese dei pacchetti per le società dilettantistiche. Questo è il nostro obiettivo e la collaborazione con Lavazza si muove in questa direzione. Per loro è un ritorno nello sport italiano. Mettiamo al centro le persone, le famiglie, nella condivisione di obiettivi comuni.”
Un video introduttivo, fa venire voglia di infilarsi nelle scarpe da ginnastica e correre
I grandi marchi industriali vengono spesso criticati per appoggiare solo i campioni di alto livello. Lavazza fa una scelta diversa. Ne parla Igor Nuzzi, regional director Italia e Svizzera del Gruppo Lavazza: “Ci siamo trovati sin dall’inizio con Sport e Salute, lavorando in maniera agile e dinamica insieme. Sappiamo tutti che lo sport ha un ruolo educativo nei confronti soprattutto dei giovani. Un compito spesso lasciato alle associazioni sportive, che vivono di autofinanziamento grazie ai contributi delle famiglie, attraverso fiere ed eventi locali. Negli ultimi anni, questi organi sono stati colpiti dalla pandemia.
Abbiamo ritrovato nello sport una comunanza di valori: convivialità, unione eccellenza, come nel rito del caffè. Lo sport aggrega esperienze diverse per la socialità. Cosa abbiamo pensato di fare quindi? Abbiamo cercato di metter insieme quelli che sono gli asset di Lavazza di natura valoriale con il contesto attuale che non aiuta questi enti. Collaborando con Sport e Salute come partner in un contest che mette in palio 100mila euro a disposizione con dei buoni che possono esser utilizzati per l’attrezzatura e abbigliamento sportivo, attraverso un voto digitale con cui i consumatori dei prodotti Lavazza possono sostenere un’associazione a loro scelta. Nello scalare questa classifica sia regionale che nazionale, ciascuna organizzazione può pubblicare delle sfide su Tik Tok.
Abbiamo deciso di investire sullo sport perché ci permette di comunicare con il nostro target principale, i giovani, con un linguaggio diverso ovvero quello dei social e del digital.
Avremmo a disposizione una serie di ambassadors per questa iniziativa che partirà dal 3 agosto.”
Si inserisce Gianni Valenti, vice direttore vicario della Gazzetta dello Sport, vicina a questo progetto: “La Gazzetta è lo sport in Italia e non solo, per cui questa materia ci sta particolarmente a cuore. L’associazionismo dilettantismo è il tessuto, il movimento che sta dietro ai grandi risultati. Ci troviamo in un momento di difficoltà oggi: da una parte abbiamo vinto gli Europei di calcio e speriamo che questi siano un volano per il settore e possano spingere così a investire nelle attività di base.
Con il Covid non si poteva più praticare sport. Le società hanno perso chi poteva contribuire al piccolo all’associazionismo. Lo sport invece è necessario per la salute del Paese ed è necessario intraprendere iniziative come quelle di Lavazza, per ripartire.”
Un grande giocatore impegnato in diversi campi, portavoce di questo progetto Lavazza, Claudio Marchisio: “Arriviamo da ore bellissime, dove il nostro Paese è tornato a brillare a livello mondiale per lo sport. Mi unisco alle parole di Draghi: ha visto una Nazionale che unisce. Lo sport insegna lo spirito di sacrificio e di gruppo dietro alle vittorie. In questo momento dobbiamo recuperarlo. L’importanza della ripartenza delle attività sportive è per i ragazzi. Sirigu ha detto: quando non giochi hai due strade, o aspetti il tuo turno, o trovi il modo di aiutare il tuo gruppo.
Il ruolo dello sport valorizza le differenze sociali, culturali, di integrazione, unendo. La sua grande forza è questa. Le associazioni dilettantistiche vanno protette, perché le grandi cose iniziano da lì. I giovani hanno voglia di muoversi e dobbiamo permetterglielo. Il tempo perso è prezioso.”
Altri campioni olimpionici: Manuela Di Centa, impegnatissima sul fronte del far fare sport. “Io vengo dalle montagne, il mio sport è lo sci nordico. Arrivo da un’esperienza in cui, se non avessi potuto contare su una piccola associazione sportiva familiare, non avrei mai avuto la possibilità non solo di vincere ma, cosa ancora più importante, di esser me stessa.
Amavo sciare, cosa che per una ragazzina era particolare. Anche gli sponsor erano lontani dalla dimensione femminile negli sport di fatica. Oggi la spinta è stata nel tornare a quei momenti, e capire quanto sia stato essenziale il supporto di mamme e papà che diventano tecnici, autisti, supporter, allenatori. Ciò di cui principalmente vive una società sportiva piccolissima. A muoverle sono le energie dello stare insieme, lo scambio tra persone in piccole realtà. Tantissimi campioni, non solo io, potranno dire di aver iniziato così il loro percorso.
Questi piccoli e grandi bambini e bambine intraprendono lo sport per amore. Per me sciare era tutto. L’importanza di esser partner di quella che è la base del tessuto sportivo e sociale, è una delle cose fondamentali per aspirare e poi arrivare da qualche parte. Anche al di là dello sport. E in questa crescita, devo dire che il caffè c’è sempre stato. Abbiamo portato il nostro pezzo d’Italia anche in Scandinavia, con la moka e il valore dello stare insieme. Alle 4 del mattino si beveva il caffè e poi si scendeva in pista: un rito di noi italiani nella nostra cultura.”
Luigi Mastrangelo, campione di pallavolo, prende letteralmente la palla: “Anch’io sono originario di un paesino in cui praticare sport era difficile. Devo tutto a quella piccola società, composta da pochi appassionati, che si presentava la domenica a portarci in trasferta e forniva i palloni. Oggi sono realtà che non esistono più. Soprattutto al sud, dove è difficile credere che possa diventare una professione. Ben venga che arrivino dei progetti come questo di Lavazza, per aiutare le piccole organizzazioni a scoprire dei campioni come noi.”
Appuntamento quindi alla votazione e soprattutto allo sport che si riuscirà a stimolare con questa iniziativa promossa da Lavazza.