MILANO – L’Istituto espresso italiano (Iei) ha intervistato Fabio Verona, Responsabile qualità e formazione di Costadoro, e ha raccolto il suo intervento all’interno del nuovo format di divulgazione su Youtube, Iei25ml. Il tema affrontato durante la diretta Facebook sulla pagina dell’istituto, si è concentrato sulla formazione digitale. Ovviamente dando il punto di vista di una torrefazione molto attiva su questo piano, come lo è Costadoro. Riportiamo qua sotto il contenuto della discussione, che potete trovare anche a questo link.
Formazione digitale: parlano i professionisti
Si parte da una domanda fondamentale: che cos’è la formazione digitale per Costadoro?
Fabio Verona: “La formazione digitale è un passaggio in questo periodo obbligato, in quanto unico sistemo consentito per evitare rischi sia per le aziende che per i fruitori. Costadoro aveva già attivato questa modalità con alcuni clienti. Oggi invece è diventata primaria. Gli strumenti utili per poter fare formazione digitale si sono moltiplicati.
Io stesso che mi occupo da quasi 25 anni di condurre corsi non solo sul caffè, ma anche per imparare la comunicazione in pubblico, ho dovuto aggiornarmi. Avevo bisogno di imparare tecniche nuove, seguendo corsi per migliorare e ottenere risultati differenti.”
Fondamentale formarsi per poter formare con diverse metodologie.
Era già in atto prima delle recenti spinte la formazione digitale? Solo verso i clienti o anche all’interno delle aziende?
“Costadoro aveva già organizzato dei corsi a distanza, ma erano di tipo tecnico e rivolti ai clienti all’estero. Quando ci sono nuove acquisizioni si stabilisce solitamente un incontro online per spiegare il prodotto e dare informazioni di base. Oggi questo sistema è decisamente implementato ed è applicato sia per i clienti esteri, che per gli italiani, sia per i nostri agenti.”
Quali tecniche innovative mette in atto la formazione digitale e quali sono i vantaggi?
“Il vantaggio maggiore è quello dell’annullare le distanze. Possiamo fare formazione digitale con gli Stati Uniti rimanendo all’interno del nostro laboratorio Costadoro a Torino. E’ ovvio che ci sono delle necessità per offrire una formazione digitale che abbia dei risultati effettivi.
Bisogna adeguarsi da un punto di vista didattico, nel modo di comunicare, da un punto di vista tecnologico con dei supporti adatti e anche per quanto riguarda l’utilizzo di software in grado di aumentare la capacità di comunicazione. Io ad esempio utilizzo una piattaforma che ho selezionato tra dieci diverse, che fosse anche facilmente fruibile per le persone che frequentano i corsi e magari non hanno una competenza digitale spiccata o condizioni eccellenti. Ne ho trovato una che consente di inserire quando si vuole nelle slide delle pagine interattive dove si possono inserire domande e risposte. E’ diverso dai webinar, dove manca l’interazione tra chi parla e chi ascolta.”
Continua Fabio Verona: “Sono importanti le luci da regolare per non creare distrazione. La formazione digitale è difficile per il formatore ma anche per chi la segue. Il formatore deve evitare il più possibile elementi di disturbo. L’audio è importante: io utilizzo un microfono esterno ad esempio. Ma anche avere più di una camera per inquadrare meglio i movimenti delle mani è utilissimo.”
A questo link, il video completo: https://www.youtube.com/watch?v=2m2FcRPLzxg