MILANO – Così si beve il caffè in tempi di pandemia: il : 2021 National Coffee Data Trends Survey della National Coffee Association (Nca), massima associazione dell’industria di oltreoceano, mette in luce i cambiamenti dettati nel mercato Usa dalla crisi da corona virus. L’indagine Nca, giunta alla sua 72a edizione, passa annualmente alla lente d’ingrandimento le abitudini dei consumatori americani svelandone, in filigrana, i grandi trend evolutivi in atto.
Quest’anno, l’associazione si è avvalsa, per la prima volta, del supporto della Sca, dando inizio così a un’importante e promettente sinergia.
Molto ampio il campione analizzato: 1.500 persone, rappresentative della popolazione degli Stati Uniti dai 13 anni in su. Si tenga presente che le interviste sono state effettuate a gennaio, quando la campagna vaccinale era ancora agli inizi.
Mai così tanti bevitori di caffè
La buona notizia è che l’incidenza dei consumi raggiunge livelli senza precedenti: l’85% degli intervistati dichiara infatti di avere bevuto caffè. Un dato superiore dell’8% rispetto a gennaio 2020 e del 10% rispetto a 4 anni fa.
Il caffè rimane la bevanda preferita da quasi 6 americani su 10 superando nettamente il tè (47%), l’acqua del rubinetto (46%) e le sode (36%). Gli americani si bevono ogni giorno 646 milioni di tazze di caffè, pari a un consumo di 2 tazze per persona.
Il 58% del campione dichiara di avere bevuto caffè nel giorno precedente: un dato è in lieve calo (-2%) sul 2020, seppure in crescita di un punto percentuale rispetto al 2017. Ma a cambiare sono state soprattutto – e inevitabilmente – le abitudini di consumo.
Il 41% degli americani ha provato nuovi tipi di caffè durante la pandemia. Il 27% ha cercato di ricreare in casa le bevande che consuma abitualmente al bar.
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