MILANO – Il Vietnam conferma la sua netta leadership nella produzione e nel commercio mondiale di caffè robusta. E guarda con interesse alle opportunità offerte dall’accordo di libero scambio stipulato con l’UE, che è entrato in vigore il 1° agosto scorso. Il 2020 si è concluso con esportazioni in calo dell’8,8%, a 1,51 milioni di tonnellate o 25,17 milioni di sacchi. A ciò è corrisposto un valore di 2,66 miliardi di dollari, in flessione, a sua volta, del 7,2%. Il Vietnam esporta in un’ottantina di paesi: Germania, Usa e Italia i principali mercati.
Il presidente della potente Associazione del caffè e del cacao (Vicofa) Luong Van Tu guarda con fiducia al 2021 e prevede una ripresa del mercato mondiale, il cui ritmo dipenderà però dall’andamento dell’economia e dalla ripartenza del settore turistico.
Intanto, anche il comparto del caffè punta a capitalizzare i vantaggi offerti dall’accordo di libero scambio con l’Unione Europea.
Tra le 39 indicazioni geografiche del Vietnam che saranno protette dall’UE ci sono anche quelle del caffè
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