CIMBALI M2
venerdì 22 Novembre 2024
  • CIMBALI M2

Ethical Coffee Company VS Nespresso: la lotta si sposta in Germania

Da leggere

  • Dalla Corte
TME Cialdy Evo
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè

MILANO – La guerra infinita tra Nespresso ed Ethical Coffee Company si sposta in Germania. E segna un punto a parziale favore di Ecc, almeno temporaneamente. Il tribunale di Düsseldorf ha infatti rinviato al prossimo mese la sua pronuncia sulla richiesta di misura d’urgenza presentata da Nespresso volta a ottenere il blocco della commercializzazione delle capsule prodotte dell’azienda di Friburgo. La multinazionale di Losanna ha avanzato la richiesta suddetta sulla base di una pronuncia dell’Ufficio europeo dei brevetti (Epo) del 18 aprile scorso, che ha confermato la validità di uno dei brevetti che tutelano le capsule Nespresso in 28 paesi del vecchio continente.

Ethical Coffee Company continua la causa contro Nespresso

Il foro renano ha invitato le parti a esporre i loro argomenti in un’udienza fissata per il 24 luglio e solo successivamente, acquisiti tutti gli elementi necessari, si pronuncerà sulla domanda di ingiunzione preliminare di Nespresso. Ethical Coffee Company ha salutato la decisione della corte tedesca come una vittoria a proprio favore affermando, in un comunicato, che “questa prima decisione, ancorché provvisoria, va nel senso di una sana concorrenza nel mercato, nonché nell’interesse del consumatore”. La battaglia, oltre che nelle aule giudiziarie, prosegue intanto anche a distanza, sui media, a colpi di dichiarazioni e interviste.

Attivissimo Jean-Paul Gaillard, fondatore e presidente di Ecc

Già ceo di Nespresso tra il 1988 e il 1997. Secondo quanto riferito dal quotidiano svizzero Le Matin, Gaillard afferma di disporre di “elementi solidi per far riconoscere la nullità” del documento dell’Epo. Quella di Nestlé – afferma ancora Gaillard – è “una lotta di retroguardia uguale a quella combattuta dai fabbricanti di stampanti e cartucce”. Ma anche questi ultimi– aggiunge – alla fine si sono dovuti arrendere e ciò permette ora al consumatore”di scegliere, quando deve cambiare cartuccia, tra più fornitori diversi”. Ethical Coffee Company allarga intanto i suoi orizzonti e guarda lontano. Con la scadenza del contratto di esclusiva con la catena francese Casino si è esaurita la fase iniziale di espansione commerciale. Le capsule di Ecc sono ora vendute anche in altre insegne della grande distribuzione d’oltralpe, quali Auchan e Carrefour, e il sito web dell’azienda vanta un servizio clienti esteso ormai a una ventina di paesi, compresa l’Italia. Parlando dei nuovi competitor che si stanno affacciando sulla scena svizzera (dove Ecc è tuttora impossibilitata a commercializzare i propri prodotti per un giudizio pendente davanti al tribunale federale), Gaillard ha accolto con soddisfazione l’arrivo di Migros e Coop, via Fust (quest’ultima subito costretta a ritirare le sue capsule per effetto di una misura supercautelare, ndr.).

“Il mercato si sta dinamicizzando e questo non può essere che un fatto positivo”. Già in Francia – ha aggiunto – l’arrivo di nuovi concorrenti ci ha permesso di moltiplicare le vendite e la segmentazione del mercato costituisce sempre una buona notizia per lo sviluppo di un settore”. Il posizionamento di mercato dei prodotti di Ecc è infatti diverso da quello dei competitor sopra indicati. Second Gaillard, le capsule di Fust e Migros, al pari di quelle di Denner, hanno il “dna di un prodotto di massa” e costano di meno grazie a procedimenti di fabbricazione più economici e a un caffè torrefatto di minore qualità rispetto e Nespresso ed Ecc.

A titolo di raffronto ricorderemo che una confezione da 10 capsule Nespresso-compatibili Café Royal (Migros) costa 3 franchi svizzeri (circa 2,5 euro), pari a un prezzo-capsula poco inferiore ai 25 centesimi di euro, contro i 27 centesimi di Denner, i 29 centesimi di L’Or Espresso e i 30 centesimi di Ecc. Ed è proprio sul rapporto prezzo/qualità che Ethical Coffee calca la mano. “In casa Ecc – afferma ancora Gaillard – tutto viene speso nel caffè. Lo paghiamo il 15% più caro rispetto a Nespresso. Ciononostante, le nostre capsule sono meno costose, perché facciamo poca pubblicità. E a differenza di Nespresso, le nostre spese di distribuzione sono più contenute, poiché non dobbiamo pagare per club e boutiques”.

Ma a quanto ammontano utili e fatturati di Ethical Coffee?

Su questo punto la società è avara di dettagli. Ma il riserbo potrebbe presto finire, dal momento che Ecc ha all’orizzonte la quotazione in borsa nel 2013. La risposta commerciale di Nespresso? La qualità e i contenuti di servizio. Per fare un esempio, il call center francese di Lione occupa ben 200 addetti, che curano i contatti via posta, mail e telefono. Tra i punti forti, l’operatività 24 ore su 24, la personalizzazione dei contatti (nessuna risposta viene data in automatico) e la rapidità nelle risposte ai messaggi inviati via mail, che nel 90% dei casi vengono evase entro al massimo una giornata.

CIMBALI M2
  • Brambati

Ultime Notizie

  • Water and more
  • Carte Dozio