AUSTRALIA – Il delivery è stata una vera e propria manna del cielo per chi ha voluto godersi le prelibatezze dei locali chiusi al servizio a causa della pandemia. Un’espressione più spinta di questa modalità arriva dall’Australia, dove il caffè a casa te lo porta addirittura un drone in volo. Leggiamo i dettagli dal sito dronezine.it, dall’articolo di Luca Masali.
Australia: la terra dei droni portacaffè
La piccola città di Logan, nel Queensland (Australia) è una delle aree pilota per il programma di drone delivery Wing di Google. Qui, in collaborazione con il caffè locale Extraction Artisan Coffee, i droni di Big G consegnano agli abitanti il caffè del mattino. Così si evitano assembramenti, i locali restano chiusi (ma lavorano lo stesso) e il caffè arriva subito e bello caldo.
“La situazione a Logan è un buon esempio di come l’ansia della comunità sull’uso dei droni possa essere alleviata nel tempo e la pandemia ha finito per rafforzare l’utilità dei droni in una vasta gamma di settori, dalla consegna di merci alla mappatura 3D” afferma Cara Waters, giornalista australiana che segue da vicino il mondo dei droni: in Australia, aggiungiamo noi, la cosa che infastidisce più la popolazione è il rumore delle eliche, definito odioso.
La pandemia, più o meno in tutto il mondo, mette le ali alle consegne via drone: secondo Jonathan Bass, capo di Wing (controllata da Google Alphabet), “a livello globale i servizi di consegna via drone sono quintuplicati dall’inizio della pandemia COVID-19 e ci aspettiamo che la spinta sia permanente, anche a emergenza finita”.
Non è stato facile per Google far accettare i suoi droni all’opinione pubblica australiana
Tanto che si è reso necessario riprogettare le eliche per renderle più silenziose, e questo “ha risolto la maggior parte di queste preoccupazioni” dicono in Wing: “Da quando abbiamo apportato questo cambiamento, il feedback che abbiamo ricevuto sul rumore è stato notevolmente più positivo e questa è stata sicuramente una grande lezione per noi”.