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venerdì 22 Novembre 2024
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Bull and Bear Steakhouse sconta i cocktail se Wall Street cala

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NEW YORK – Se le Borse chiudono in perdita, l’affare migliore è quello di andarci a bere sopra. Non solo per dimenticare, in caso di investimenti copiosi, ma anche perché si è certi – almeno una volta – di risparmiare sulla bevuta. Grazie all’idea di uno dei cocktail bar più quotati della Grande Mela infatti, ogni sera i prezzi delle bevande scendono a seconda di quanto sono scesi gli indici borsistici. Mentre restano invariati, se le cose nella giornata finanziaria sono andate piuttosto bene. C’è sempre un buon motivo per un aperitivo, dunque? Secondo i proprietari del Bull and Bear Steakhouse pare proprio di sì.

Bull and Bear Steakhouse: com’è il locale

È uno dei più eleganti e meglio frequentati bar e ristoranti di Manhattan, a cui si accede direttamente dalla lobby dell’hotel Waldorf-Astoria, struttura alberghiera storica di Park Avenue, dove affluiscono copiosi i personaggi del jet set e i grandi della finanza. Non a caso, il suo bar (ma il locale serve dalla colazione alla cena, e i suoi menu sono pluripremiati dalle riviste e guide del fine dining, spesso osannati dai critici americani) ha deciso di promuovere i suoi cocktail dando un’occhiata proprio agli andamenti degli affari dei suoi clienti.

Il listino

Ogni giorno, all’ora dell’aperitivo, vengono serviti i cocktail più famosi: vi si gustano immancabili i Manhattan, Caipirinha di ogni tipo, i classici Martini e affini. I prezzi, che a listino sarebbero normalmente salati, tra i 14 e i 18 dollari per un drink, cambiano però a seconda della chiusura della Borsa di New York. Gli indici sono scesi? E di quanti punti? Per ogni punto con il meno davanti, il prezzo del conto al bar scende di un dollaro, permettendo ai clienti di bere a tariffe più convenienti senza rinunciare al lusso del locale.

I responsabili della Bull and Bear Steakhouse hanno ovviamente pensato a soddisfare le esigenze dei clienti facoltosi

Che da sempre gravitano intorno ai suoi sgabelli, gli stessi che probabilmente non faranno molto conto a quel dollaro in meno pagato a fine serata. Ma l’operazione nasce, in tempo di crisi, anche per conquistare qualche nuovo fan, e svecchiare l’immagine del bar: intanto si potrà controllare l’andamento dei titoli direttamente su uno schermo esposto sul bancone, di modo che anche i meno esperti possano sapere a che sconto vanno incontro, e poi la detrazione in caso di crisi avverrà unicamente nei confronti di quei clienti che dimostreranno di essere follower del locale su Twitter o di aver messo un “mi piace” sulla sua pagina Facebook.

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