MILANO – L’America Latina è uno dei più grandi produttori di caffè ma, sorprendentemente, la bevanda non ha grande spazio nella vita della popolazione, fatta eccezione per Cuba, Brasile e Argentina. Per questi Paesi, dove il caffè è anche qualcosa che si gusta con piacere, esiste una forte tradizione su come si debba preparare la tazzina perfetta. Se n’è interessato sul blog wearemitu.com, Justin Lessner, che ha fatto un excursus culturale sui vari metodi di estrazione.
America Latina: altro che espresso
Così come esistono milioni di persone e culture nel mondo, anche il caffè può cambiare a seconda dell’ambiente in cui viene consumato. Proprio per questo bisogna studiarne le modalità di erogazione e di coltivazione, che non sono certo uguali in tutte le parti del globo, America Latina inclusa.
Argentina
Il Maté potrebbe esser considerata la bevanda nazionale ufficiale, ma la realtà è che anche il caffè in questo Paese ha una sua arte raffinata nell’assaggio. A Buenos Aires infatti, che poi è da sempre considerata la capitale dell’America Latina del caffè ancora prima che l’intera nazione sapesse cosa fosse un “latte”, il macchiato spopola da tempo e si chiamava “lagrimas” e il caffellatte esisteva da quando non era ancora diventato un business. La città ha sempre offerto un caffè di ottima qualità per l’intero continente e dietro a questi livelli c’è anche lo zampino italiano e degli immigranti che hanno ripopolato questo territorio.
Brasile
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