MILANO – È di origine romena l’imprenditore che è stato insignito del Money Gram Award 2012, il premio istituito dalla società di trasferimento internazionale di denaro, per aver investito in Italia attraverso la sua attività di import-export di prodotti tipici della Romania. Un riconoscimento che sembra invertire la tendenza rispetto all’opinione sugli immigrati in Italia: secondo un sondaggio di Money Gram, infatti, il 61% degli italiani dai 18 anni in su crede nel ruolo positivo delle imprese di cittadini immigrati in Italia per la ripresa dell’economia nazionale. E le aziende di stranieri residenti sono aumentate del 7,4% dal 2010 al 2011, anno in cui Money Gram ha stimato oltre 400 mila società gestite da imprenditori stranieri in Italia.
Money Gram evidenzia una tendenza tutta italiana
«Qui ci sono gli indicatori di come uscire dalla crisi – ha commentato Natale Forlani, direttore generale della direzione dell’Immigrazione del ministero del Lavoro – gli immigrati hanno portato in Italia uno spirito di intraprendenza che è il seme dell’innovazione». «Le difficoltà sono state tante», hanno raccontato i partecipanti al premio.
«Quando siamo arrivati in Italia siamo rimasti clandestini per molto tempo e siamo riusciti ad aprire un’attività perché non volevamo per nessun motivo tornare alle nostre misere condizioni di origine. Ancora oggi ci guardano con diffidenza, siamo simpatici ma non credibili.
Il commento più frequente è:
‘Parli bene l’italiano. Ed è diventata quasi un’offesa, come se dicessero con stupore: ‘Anche voi siete capaci di…»’. Classe ’70, romeno, Florin Simon è il vincitore dell’edizione 2012 del Money Gram Award e ha ricevuto un premio anche per la categoria Crescita. La sua azienda, «Romania S.r.l.», dà impiego infatti a 34 persone e per quest’anno prevede un aumento delle vendite del 34% con un fatturato di 19 milioni di euro.
Trasferitosi a Roma nel 1996, Florin ha iniziato a lavorare come manovale fino a quando non ha aperto la sua impresa a servizio degli immigrati romeni in Italia, importando prodotti tipici e distribuendoli al dettaglio. Dal palco della Casa del Cinema di Roma ha ringraziato commosso sua moglie, italiana, per essergli stata sempre vicino.
Oltre a conferire il titolo di imprenditore immigrato dell’anno, il Money Gram Award ha premiato altre quattro aziende che hanno dimostrato di avere «capacità di visione, coraggio e leadership»
E che hanno saputo esportare e adottare con successo il proprio modo di lavorare nel nostro Paese: Sandra Aparecida Gouveia (Brasile) con il centro estetico «Akos Benessere» e Anisoara Marin (Romania) con la «Cooperativa sociale Risvolti», per il settore Occupazione; Lishuang Hu, detto Marco (Cina) con il locale «Wok Sushi» per la categoria Innovazione; Muhammad Ajmal Shahid (Pakistan) con la cooperativa di servizi «Impresa service» per la Giovane imprenditoria; Elsa Javier (Perù) con l’associazione «Semillas Latinas» per la Responsabilità sociale.
«Non parliamo di un fenomeno marginale ma di una realtà consolidata: dal 2008 al 2010 gli imprenditori italiani sono diminuiti dell’8% e quelli stranieri sono aumentati del 40%», ha detto il vicepresidente Money Gram Massimo Canovi, durante la premiazione.
«Con il nostro appuntamento annuale speriamo di contribuire a un processo di maturazione politica e economica del Paese e di avere voce nel processo di integrazione che negli ultimi anni procede con alti e bassi. Voi – ha concluso, rivolgendosi ai vincitori – avete dato un’autentica lezione agli italiani».