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venerdì 22 Novembre 2024
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Ferrero supporta l’Ilo contro lo sfruttamento minorile in Turchia con 3 mln

Nonostante la tendenza in calo nel numero di bambini coinvolti nell’attività economica, il lavoro minorile è stato documentato come un problema in Turchia. Secondo l’indagine Child labour force 2019 survey, redatto dall’Istituto statistico turco (Turkstat), 720mila bambini di età compresa tra 5 e 17 anni, ossia il 4,4% della popolazione infantile totale in Turchia, erano impegnati in attività economiche. Di questi, il 30,8% era impegnato in attività del settore agricolo

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ALBA (Cuneo) – Contro lo sfruttamento del lavoro minorile si batte anche l’azienda piemontese Ferrero, che ha deciso di sostenere la causa finanziando il progetto ideato dall’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) per debellare questo fenomeno nel mondo. Il suo contributo ha superato i 3 milioni di euro (4 milioni di dollari) da investire in tre province turche. Leggiamo la notizia dal sito gazzettadalba.it.

Ferrero si batte per il diritto all’infanzia in Turchia

Mentre si celebra la Giornata mondiale dell’infanzia e il 30° anniversario della Convenzione sui diritti dell’infanzia, Ilo (Organizzazione internazionale del lavoro) e Ferrero confermano il loro impegno nel voler eliminare il lavoro minorile. Grazie al contributo Ferrero di oltre 4 milioni di dollari, Ilo realizzerà un progetto pluriennale attivo in 3 province Turche (Trabzon, Zonguldak e Şanlıurfa), volto a sostenere l’uscita dei bambini che attualmente lavorano nel settore e a impedire ad altri di entrarvi.

Nell’ambito della collaborazione pubblico-privato il progetto lavorerà con le tre componenti di Ilo (l’organizzazione è formata da governi, organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro) per supportare la condivisione delle conoscenze al fine fronteggiare il lavoro minorile, in particolare nella filiera delle nocciole, e per massimizzare le opportunità di apprendimento. L’obiettivo ultimo di questo processo è quello di migliorare le capacità degli stakeholder nazionali e locali nell’ adottare le azioni necessarie per eliminare le peggiori forme di lavoro minorile.

Numan Özcan, direttore dell’ufficio Ilo per la Turchia, ha dichiarato

Grazie a questa partnership, l’organizzazione sarà in grado di espandere il loro intervento e coprire tutte le aree di raccolta delle nocciole in Turchia. Ha aggiunto: “Sono sicuro che il progetto sarà un esempio concreto di partnership tra un attore globale del settore privato, Ferrero, e Ilo, che implementa le migliori pratiche in Turchia e condivide conoscenze e le lezioni apprese con impatto globale”.

Il progetto si impegna inoltre a istituire e a potenziare meccanismi di intervento diretto per porre fine al lavoro minorile nelle zone di raccolta stagionale delle nocciole, nonché a sensibilizzare sull’importanza dell’eliminazione del lavoro minorile l’opinione pubblica, le parti interessate nazionali e locali e gli operatori della filiera.

“Ferrero, per contrastare il lavoro minorile, crede nel valore e nell’ importanza di un approccio costruito sulle partnership. Ilo, come agenzia specializzata delle Nazioni unite, ha le competenze e l’esperienza per capire come agire in modo efficace. Questo progetto si basa su quanto svolto già a partire dal 2013 attraverso la nostra partecipazione attiva nella collaborazione pubblico privato tra Ilo e Caobisco e sostiene le azioni che intraprenderemo il prossimo anno verso il nostro obiettivo di essere una forza trainante dell’intera industria della nocciola, creando valore condiviso da tutti»: afferma il dirigente Ferrero Marco Gonçalves.

Nonostante la tendenza in calo nel numero di bambini coinvolti nell’attività economica, il lavoro minorile è stato documentato come un problema in Turchia. Secondo l’indagine Child labour force 2019 survey, redatto dall’Istituto statistico turco (Turkstat), 720mila bambini di età compresa tra 5 e 17 anni, ossia il 4,4% della popolazione infantile totale in Turchia, erano impegnati in attività economiche. Di questi, il 30,8% era impegnato in attività del settore agricolo.

I bambini lavoratori sono esposti a rischi che possono portare a problemi di salute cronici per tutta la vita. Inoltre, i figli dei lavoratori agricoli stagionali hanno maggiori probabilità di veder interrompersi il loro processo di istruzione e tali interruzioni possono rafforzare il crearsi di una forza lavoro non qualificata, che ha come conseguenza il perpetuare la povertà.

Ilo già dal 2012 fornisce supporto tecnico ed implementa progetti volti all’eliminazione del lavoro minorile nell’agricoltura stagionale in Turchia, in particolare nel settore delle nocciole, attraverso forme di partnership pubblico-private, in collaborazione con il Ministero della famiglia, lavoro e servizi sociali. Questo nuovo progetto in partnership con Ferrero e il Ministero, integrerà ulteriormente le attività esistenti dell’Organizzazione internazionale del lavoro dedicate all’eliminazione del lavoro minorile in Turchia. Porre fine al lavoro minorile in tutte le sue forme è una priorità fin dalla fondazione dell’organizzazione nel 1919.

All’inizio del 2021, Ferrero rilascerà, in linea con il proprio Codice dei fornitori, la propria Hazelnut charter relativa alle nocciole

Questa carta definirà gli impegni di Ferrero in tre aree: diritti umani e pratiche sociali, protezione ambientale e sostenibilità e trasparenza dei fornitori. Ferrero è impegnata in una filiera etica e sostenibile della nocciola e dà un contributo attivo e dedicato a questo, come viene rimarcato nel Rapporto di sostenibilità Ferrero.

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