KENYA – MILANO – Il Nairobi Coffee Exchange (Nce) ha deciso la scorsa settimana di dimezzare la frequenza delle aste riducendola a una ogni due settimane, a fronte delle scarse quantità disponibili. I volumi offerti settimanalmente sono infatti scesi a una media di 10-20mila sacchi, contro un livello ottimale di almeno 30mila. Nell’ultima asta il volume contrattato è stato di appena 10.851 sacchi.
Nce cambia di passo
Secondo il ceo del Nce Charles Mbaluka la situazione è destinata rimanere tale sino alla fine dell’anno. La disponibilità di caffè in Kenya è generalmente minore all’inizio dell’annata caffearia e aumenta mano a mano che la stagione di raccolta entra nel vivo. Secondo le prime stime del Coffee Board of Kenya, il valore complessivo dell’export di caffè del Kenya nel 2011/12 sarebbe stato superiore del 5-10% ai 26 miliardi di scellini (circa 305 milioni di dollari) realizzati nel 2010/11.
Intanto in HONDURAS Ihcafé prevede la produzione 2012/13 a quasi 6 milioni di sacchi
MILANO – L’export dell’Honduras ha raggiunto nel 2011/12 i 5,673 milioni di sacchi, in crescita del 3,5% rispetto ai 5,478 milioni dell’annata precedente. Maggiori anche le entrate in valuta, che hanno raggiunto il miliardo e mezzo di dollari contro 1,44 miliardi nel 2010/11. In un’intervista concessa la scorsa settimana, il general manager dell’istituto onduregno del caffè (Ihcafè) prevede un ulteriore incremento della produzione nell’annata appena iniziata, che dovrebbe portare il raccolto 2012/13 a 5,98 milioni di sacchi.