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Export brasiliano di settembre a livelli record, ma l’Italia importa sempre meno

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MILANO – Export brasiliano a livelli record il mese trascorso. Le esportazioni di caffè in tutte le forme sono state pari a 3.794.510 sacchi: un volume senza precedenti per il mese di settembre, in crescita dell’8,6% rispetto al dato dell’anno passato. L’incremento è stato trainato dagli imbarchi di caffè verde, in crescita dell’11,5%, a 3.510.567 sacchi. I volumi di arabica crescono dell’1,4%, a un nuovo massimo (per settembre) di 2.838.102 sacchi.

Vola l’export di robusta, che cresce a 672.465 sacchi: un quantitativo quasi doppio (+93,8%) rispetto a 12 mesi fa.

Segnano il passo invece (-18,5%) le vendite all’estero di caffè trasformato, costituite soprattutto da solubile.

In termini percentuali, i tre quarti degli imbarchi sono costituiti da arabica (74,8%), il 17,7% da robusta e il 7,5% da caffè solubile (cliccare sulle tabelle per ingrandirle).

L’impennata di settembre riavvicina l’export ai livelli record dell’anno scorso. Tra gennaio e settembre, il Brasile ha esportato infatti 30.491.787 sacchi: appena lo 0,6% in meno rispetto al pari periodo del 2019.

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