TORINO – Il Bilancio di sostenibilità rappresenta ogni volta lo strumento di comunicazione dei risultati annuali del percorso di Sostenibilità anche di Lavazza S.p.a. verso i propri stakeholder, cioè tutte le persone interessate, dai lavoratori ai consumatori, e contiene questa volta, per il 2019 e reso noto in questi giorni, diverse novità alle precedenti edizioni.
Quest’anno, infatti, il perimetro di rendicontazione del Bilancio Csr, Corporate sociale responsability, si estende ad ulteriori società estere di Lavazza, con l’obiettivo di predisporre nei prossimi anni un documento di rendicontazione valido a livello di Gruppo.
Inoltre, quest’anno nel Bilancio è presente un approfondimento chiamato Good News: una sezione all’interno della quale vengono raccontate quattro storie a lieto fine legate ai progetti realizzati e inerenti agli obiettivi di sviluppo sostenibile importanti per l’azienda.
Come lo scorso anno, Lavazza continua a raccontare il suo impegno verso i Sustainable Development Goals e ha rinnovato la sua adesione al Global Compact.
Bilancio di Sostenibilità 2019: qui il link del testo completo
Il testo è preceduto da due interventi impegnativi: quello del presidente Alberto lavazza e quello dell’amministratore delegato Antonio Baravalle che riportiamo qui sotto.
Il presidente Alberto Lavazza: «Abbiamo quattro obiettivi: uguaglianza di genere, lavoro dignitoso e crescita economica, consumo e produzione responsabile e lotta al cambiamento climatico»
Il presidente Alberto Lavazza: “Il 2019 ha concluso un decennio molto impegnativo e importante per Lavazza, che solo dieci anni fa era un’azienda italiana che guardava ai mercati esteri, ma con più del 60% dei ricavi provenienti dall’Italia. Oggi Lavazza è un Gruppo globale, che ha raddoppiato il fatturato e consolidato la presenza sui mercati internazionali, da cui oggi proviene la maggior parte del fatturato.
Per noi crescere è importante, ma conservare la nostra identità lo è altrettanto. In questo
decennio abbiamo cercato in tutto il mondo aziende che ci assomigliassero nella storia e nei valori e le abbiamo trovate. Da azienda monomarca, oggi Lavazza dispone di quattro importanti Brand di caffè e può contare su oltre 4.000 collaboratori.
Ed è proprio grazie alle sue persone che il Gruppo Lavazza sta portando avanti un cammino che la sta rendendo una delle realtà più dinamiche e apprezzate nel mondo dell’imprenditoria italiana e internazionale.
Infatti, diventare un Gruppo significa condividere gli stessi valori. Perciò il 2019 è stato l’anno in cui è stato definito il nuovo marchio del Gruppo Lavazza e abbiamo riformulato i valori di Gruppo, per consentire a tutti i collaboratori di riconoscersi in essi. Grazie alla nostra visione imprenditoriale, che da sempre lega la dimensione del lavoro a quella del merito, delle competenze e della sostenibilità, possiamo guardare al futuro con fiducia e prepararci alle sfide che si prospettano, come ad esempio il cambiamento climatico che minaccia le coltivazioni di caffè e i suoi coltivatori, al fianco dei quali operiamo da oltre
20 anni.
Proprio per rispondere a queste sfide, nel 2019 il percorso di avvicinamento agli obiettivi di sviluppo sostenibile ci ha portato a individuare i quattro pilastri di sostenibilità prioritari
per le nostre persone e il nostro business e rispetto ai quali vogliamo continuare a impegnarci nei prossimi anni: uguaglianza di genere, lavoro dignitoso e crescita economica, consumo e produzione responsabile e lotta al cambiamento climatico. Questi sono i quattro obiettivi che facciamo nostri e che da quest’anno guideranno il lettore nella lettura di A Goal in Every Cup: il Bilancio di Sostenibilità del Gruppo Lavazza.”
Antonio Baravalle: «Un Gruppo globale che guarda al futuro del prodotto, del mercato delle persone e del pianeta»
“Siamo un’azienda che ha un grande rispetto per la tradizione, ma il nostro mestiere è guardare al futuro: del prodotto, del mercato, delle persone e del pianeta. Il 2019 è stato l’anno che ci ha portati nel futuro: siamo diventati un Gruppo globale.
Negli ultimi anni Lavazza ha mantenuto l’indipendenza e conservato l’identità, ma ha portato
nel proprio universo brand nuovi e persone nuove, con culture diverse, ma con l’unico obiettivo di lavorare per la crescita responsabile del Gruppo.
In un mercato ancora una volta in contrazione, noi siamo andati in controtendenza: siamo cresciuti complessivamente e in tutti i segmenti. Infatti, il 2019 è stato un anno molto positivo, in cui sono cresciuti i volumi, il fatturato e la redditività del Gruppo.
Questi obiettivi sono stati raggiunti nel pieno rispetto dei nostri valori e delle nostre persone. Quest’anno Lavazza è stata riconosciuta “Top Employer” in Italia e Carte Noire è stata nominata “Best Place to Work” in Francia. La combinazione di tutto ciò fa sì che la nostra “Corporate Reputation” continui a migliorare.
Nel 2019 la classifica RepTrak, che misura la reputazione delle aziende nel mondo, ci ha visto al 38° posto a livello globale, mentre nella stessa ricerca dedicata alla Corporate Responsibility, siamo stati considerati tra le prime 10 aziende al mondo, primi in Italia e primi al mondo nel settore Food.
Risultati frutto di un impegno per la crescita, che fa della sostenibilità uno stile di fare business. Proprio per consolidare il nostro impegno e rispondere alle nuove esigenze dei nostri stakeholder, vogliamo lavorare alla costruzione di un percorso di riduzione dei nostri impatti e di innovazione dei nostri prodotti e processi, che puntino ad una sempre maggiore integrazione dei temi di sostenibilità.
Ma Lavazza, come è nel suo stile, non vuole lavorare a questo impegno da sola, bensì farlo all’interno di framework e linee guida internazionalmente riconosciute come il Global
Compact delle Nazioni Unite, al quale ha rinnovato la partecipazione nel 2019, impegnandosi a rispettarne i principi fondamentali e specificandoli attraverso l’adesione all’Agenda 2030 e agli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Nel 2020 vogliamo continuare ad impegnarci e a consolidare il nostro operato, restando coerenti a quel solido sistema valoriale che ha saputo, nel tempo, legare la cura artigiana di una bottega del caffè, alle aspirazioni di un grande Gruppo mondiale.”