MILANO – Con la modalità di lavoro da remoto, rischia di perdersi un’abitudine costitutiva dell’italianità: l’espresso al bar. Che non è solo un gesto casuale nel corso della giornata, ma anche un modo per rigenerare il cervello, scambiare quattro chiacchiere, sorprendersi con nuove idee. Questo è il punto sottolineato dallo psichiatra Paolo Crepet, in televisione: un messaggio per non abbandonare questa pratica che porta spesso a numerosi benefici (non soltanto economici).
Paolo Crepet: “Da soli non si fa nulla
Continua l’autore: “Che uno pensi che dentro una cantina si possa inventare un brevetto, non ci crede neppure uno stupido. Perché la creatività è connettività: così diceva Steve Jobs. Che affermava anche che la caffetteria del suo edificio era il luogo più creativo del mondo.
Bisogna ritornare a esser creativi attraverso incontri casuali
Secondo, lo smart working ha anche un piccolo effetto di dumping sul costo immobiliare. Perché se si prende un grattacielo a Milano acquistato da una grande agenzia di assicurazioni, ed è vuoto, chi lo compra? I fondi internazionali al 50% del valore reale.