MILANO – Tempi duri per bar, caffetterie e ristoranti di in Uk: a mesi dalla fine del lockdown, gli affari stentano a ridecollare. Superate le comprensibili titubanze iniziali, i sudditi di sua maestà britannica sono tornati a frequentare i locali pubblici. Ma la ripartenza non è stata esaltante. E i contraccolpi, economici e occupazionali, sul settore si fanno sempre più incombenti e pesanti. Colpa della crisi economica, dei protocolli sanitari imposti ai pubblici esercizi.
E della riconversione forzata di milioni di colletti bianchi in smart worker casalinghi, che ha privato i locali della clientela quotidiana delle pause caffè e della pausa pranzo.
Ma, a detta di alcuni esperti, le ragioni potrebbero essere più profonde. Tanto da non esaurirsi con il venir meno dell’emergenza sanitaria, di cui peraltro non si intravede la conclusione.
E da imporre all’industria del fuori casa un ripensamento complessivo delle strategie a lungo termine, a fronte di un mutato atteggiamento del consumatore medio.
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