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Il sindaco di Naro (Agrigento) a Londra per difendere il bar Francesca’s Café dagli immobiliaristi

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LONDRA – Dopo aver scritto al sindaco di Londra, Ken Livingstone, e all’ambasciata d’Italia in Gran Bretagna, il primo cittadino di Naro (Agrigento), il deputato regionale Maria Grazia Brandara, sarà oggi nella capitale britannica per sostenere la protesta del Francesca’s Cafè, il locale di Broadway Market, gestito dal suo concittadino Calogero Platia, detto Tony.

Al gestore del Francesca’s Cafè e ad altri titolari di negozi ed esercizi del Broadway Market londinese sono state notificate le intimazioni di sfratto a cui dovrebbero seguire le demolizioni dei fabbricati per far posto a lussuosi appartamenti di proprietà del ricco costruttore Roger Wratten.

Il quale avrebbe comprato dal municipio di Hackney i fabbricati della zona, superando le offerte fatte dallo stesso Calogero Platia e dagli altri commercianti della zona che così non hanno potuto far valere le loro pretese di prelazione. Ma dalla festa di Santo Stefano numerosi sono giunti i clienti e gli estimatori del Francesca’s Cafè, impedendo così che la cancellazione del locale venisse portata a termine.

La battaglia non è solo per il locale dell’italo-britannico Platia. Quattro anni fa, intuendo che l’area di Broadway Market rappresentava un buon investimento, diversi gruppi di immobiliaristi stranieri hanno acquistato dall’autorità locale, in disperato bisogno di fondi, molti degli edifici occupati dai negozi della strada.

Da quando è stato confermato che Londra ospiterà le olimpiadi del 2012, in vista delle quali le aree popolari dell’East End e soprattutto di Hackney subiranno profondi mutamenti, gli immobiliaristi hanno dunque deciso che è venuto il momento buono per trasformare la fila di graziosi e semplici negozi di Broadway Market in un’area residenziale e di shopping di lusso.

Ma l’ondata di benessere non arriverà a giovare alle persone che, come Tony il siciliano, hanno vissuto nel quartiere per decenni. «Sono le persone come me, negozianti locali che si sono sforzati di dare un senso di comunità a Broadway Market spiega Calogero Platia – che dovrebbero festeggiare l’arrivo delle Olimpiadi. Invece perdo il mio lavoro e la mia casa.

Per 30 anni ho dato la mia vita alle persone del posto. Tutto ciò che gli immobiliaristi vogliono fare – sostiene Tony il siciliano – è prendere i soldi che arrivano ad Hackney e portarseli via».

Così dall’indomani del Natale scorso i clienti del locale italiano hanno occupato il n. 34 di Broadway Market, dove sorge il caffè, e si danno i turni all’ interno del Francescàs Cafè affinchè vi siano sempre circa 60 persone ad impedire il ritorno dei bulldozer, e fare così fallire il progetto di demolizione del locale che costituisce un importante pezzo di
storia del mercato hacneyano di Broadway.

Pure la fotografa londinese Gabrielle Motola è intervenuta a favore della preservazione del caffè italiano ed addirittura il sito web Libcom ha organizzato una vera e propria battaglia mediatica in favore del locale di «Tony l’ Italiano» di cui fa il resoconto giornaliero su libcom.org/news che è collegato all’ apposito website di broadway
market 34

. Intanto l’ambasciatore d’ Italia a Londra, Giancarlo Aragona, ha risposto alla lettera del sindaco, dicendo che cercherà «di fare il possibile per aiutare il signor Platia».

Nessuna risposta è invece arrivata, allo stato, da parte del primo cittadino londinese che il sindaco di Naro Maria Grazia Brandara non esclude di poter incontrare nella capitale britannica, dove annuncia approfondirà «di persona la questione e, se fossero stati violati i diritti di Calogero Platia», porterà avanti «una battaglia di verità per far trionfare la giustizia».

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