MODENA – Chi passa in Piazza Tienamen 5 lo chiama già il Baluardo, ma il suo vero nome è, da almeno quattro secoli, Cittadella militare, denominazione evocativa di un passato illustre ed eroico.
Si tratta di un locale multisensoriale dove è previsto l’ allestimento di attività culturali attraverso incontri, spettacoli di musica e teatro, mostre d’arte, letture d’autore, presentazioni di libri e di installazioni artistiche, il tutto integrato da servizi di lounge bar e wine bar.
Il locale si trova nell’antica cittadella fortificata eretta nel diciassettesimo secolo da Francesco I (Porta del Dongione), e usata anche nel 1831 per rinchiudervi Ciro Menotti , tanto che la prigione dell’eroe modenese è ancora presente.
Il Baluardo 2005 è in realtà il punto di arrivo di un cammino cominciato quasi dieci anni fa.
Nel 2002, a seguito di una selezione pubblica indetta dal Comune di Modena, il recupero funzionale della struttura è stato portato a termine sulla base di un progetto di riutilizzo degli spazi dello storico edificio, aggiudicato a Marco Panini e Studio’s e firmato dall’architetto Manuela Panini.
Di grande interesse e fascino anche la serie di opere che la Galleria Mazzoli ha generosamente concesso, convinta del valore del progetto: alle pareti si possono ammirare quadri di arte contemporanea di Carlo Benvenuto, Luca Pancrazzi, Wainer Vaccari, Marco Cingolani, Mario Dellavedova, Marco Neri e, vera gemma della collezione, un Barone di Munchausen che sorvola la Ghirlandina a bordo della amata palla di cannone, colpo di genio del pittore Gianmarco Montesano.
E’ anche grazie a queste ricercatezze che il Baluardo della Cittadella si pone l’obiettivo di offrire alla città uno spazio unico nel suo genere, un luogo multisensoriale in cui si uniscono musica, arti visive, gastronomia, passione e cultura dell’incontro.
La scheda: Il Baluardo, Modena, Piazza Tienanmen 5.
Progettazione e costruzione arredi: Costa Group
Architetto per restauro conservativo: Manuela Panini
Interior Design: Arch. Katia Baccolini
Cafélivre: nel cuore di Modena caffè letterario nel tempio della cultura
MODENA – Il secondo esempio di caffè di tendenza è Cafèlivre: un luogo di incontro e di passaggio, di sosta breve e prolungata per colazioni, pranzi informali veloci, aperitivi, ubicato in una posizione strategica sulla via Emilia.
Il progetto si colloca all’interno delle strutture di proprietà della Fondazione del collegio di San Carlo, conosciuto sin dal 1600 come il fulcro della cultura modenese. Nel 1970 la struttura si riappropria della sua funzione originaria e diventa un centro di formazione intellettuale per i giovani anche dopo la laurea.
Un luogo accogliente e moderno che invita alla conversazione, alla lettura e degustazione, capace di coniugare il ristoro con l’intrattenimento, la diffusione del sapere legato ad una cultura gastronomica di qualità e l’acquisto dei prodotti.
Un locale dal design altamente ricercato e all’avanguardia, zona lettura-biblioteca al piano superiore con divani e poltrone, spazio cocktail-bar, zona consumo.
Il coordinamento artistico e l’organizzazione degli eventi del locale è gestito dalla società Wop (Music Village e Caffè Concerto a Modena, Roxi Bar a Parma).
La scheda: Cafelivre, Via Emilia – Modena
Progettazione e costruzione arredi: Costa Group
Gestione: Wop srl
Arch. Carolina Venturelli