MILANO – A forza di utilizzarli anche con il caffè ci si fa l’abitudine, ma di certo non si può dire che i dolcificanti artificiali abbiano lo stesso sapore dello zucchero . A questo proposito qualcosa sta cambiando.
Grazie ai nuovi sviluppi negli studi sul Tlr3, il gene che regola i nostri gusti in materia di dolcezza, presto potremo aggiungere al caffè un cucchiaino di dolcificante che realmente abbia lo stesso sapore dello zucchero.
Il Tlr3 si trova nelle cellule del gusto e qui produce una proteina-recettore che si attacca agli zuccheri con cui viene in contatto sulla lingua. Ciò stimola una serie di reazioni biochimiche in grado di mandare segnali del gusto dolce lungo le fibre nervose fino al cervello.
“Dopo uno studio incentrato sulla genomica delle cellule della lingua, abbiamo progettato un elemento chimico capace di interagire con le sequenze proteiche del Tlr3, ma privo di calorie, a guadagno del sapore”, ha spiegato David S. Liberles, coordinatore di uno dei gruppi di indagine associato all’università del Wyoming.