MILANO – Se vi state trattenendo dal mangiare un gelato durante la giornata, nonostante le alte temperature e la voglia di qualcosa di rinfrescante e gustoso al tempo stesso, non vi preoccupate della dieta: il gelato è ammesso nell’alimentazione anche di chi deve controllare la linea. Non è una diceria né un falso mito: ad argomentare questo fatto per primi sono i nutrizionisti. Leggiamo la (lieta) notizia, da torino.repubblica.it, dalla penna di Monica Piani.
Dieta con il gelato: sì, perché no
Tra le varie tentazioni estive una è davvero irresistibile: il gelato!In vacanza o no, al mare o in città al gelato , allegro, multicolore e fresco è difficile dire di no!Assaporarlo e goderselo è un piacere anche per chi è rimasto in città, rappresenta un ritorno alla “normalità” di cui tutti abbiamo bisogno per riprendere le consuetudini da dove le avevamo lasciate.Torino poi ne è la capitale per un’antica tradizione che la città rivendica con orgoglio.
Pensate che già nel1937 proprio sotto la Mole è nato il Pinguino, il più classico gelato da passeggio, ed oggi in città sono tantissime le gelaterie che ne fanno un‘eccellenza a km0, proponendolo in moltissime varietà e con lavorazioni artigianali di altissimo livello. Dunque che il gelato sia buono è fuori da ogni dubbio, ma la buona notizia per chi è a dieta è che non va demonizzato, ma solo scelto nelle tipologie più idonee a questo tipo di regime alimentare. In generale è un alimento ricco di grassi e di zuccheri, e quindi molto calorico, tuttavia una coppetta con due palline di gelato ovviamente artigianale, preparato con ingredienti di qualità, può essere inserito in un menù settimanale bilanciato, sia come spuntino sia come sostitutivo di un pasto.
Ovviamente è opportuno evitare le varietà più caloriche, come le creme, preferendo quelle a base di frutta, o addirittura puntare sui sorbetti, molto più leggeri dei classici gelati. Ma che differenza c’è tra un sorbetto ed un gelato? E’ importante saperlo perché sono due tipologie di dolci molto diversi tra loro e con un apporto energetico altrettanto differente. Il sorbetto è a base d’acqua, succo della frutta e zucchero: non contiene quindi né latte né uova ed è piuttosto leggero ed ha una consistenza molto morbida e granulosa, tanto che spesso viene servito nel bicchiere e può essere anche bevuto. Nei pranzi molto ricchi e abbondanti viene spesso servito tra i primi e secondi, per rinfrescare e favorire la digestione.
Un esempio adatto alla dieta?
Il sorbetto di limone che tra l’altro viene anche consigliato per gustare meglio i piatti successivi. Il gelato invece, oltre allo zucchero, contiene latte e/o panna, a cui nei gusti alla crema, si aggiungono le uova e le calorie portate da cacao, nocciola o biscotto, a seconda della nostra scelta. Dunque, se scegliamo una crema, sappiamo per certo che siamo davanti a un gelato: se preferiamo una varietà alla frutta, meglio chiedere al gelataio se si tratta di un gelato o di un sorbetto per saperci regolare.
Giusto per avere un’idea dell’ordine di grandezze, un gelato artigianale alla frutta contiene circa 130-180 calorie per 100 grammi, mentre la stessa quantità di crema o di cioccolato ne apporta dalle 250 in su. Al contrario a parità di peso un sorbetto alla frutta ne raggiunge solo 100. Fondamentale, per limitare l’apporto energetico è di evitare il cono ,perchè la cialda appesantirebbe l’apporto calorico.
Un modo “furbo” per controllare e gestire il quantitativo che stiamo per consumare, è quello di mettere in una coppetta la nostra porzione di gelato fermandoci a quella, senza bis!
La cosa peggiore? Mangiarlo a cucchiaiate direttamente dalla vaschetta
Perché potrebbe diventare molto difficile rendersi conto di quanto se ne stia effettivamente consumando. Abbiamo però anche un’altra alternativa gustosa e più “leggera”da un punto di vista calorico e cioè quello a base di soia che, a parte la possibilità di un’intolleranza individuale, in genere è davvero adatto a tutti perché è privo di lattosio, colesterolo, zucchero, ma è ricco di fibre e contiene solo grassi di origine vegetale. Il gelato di soia è apprezzato non solo da vegetariani e vegani, ma anche dagli sportivi per l’alto valore proteico, e da chi segue una dieta dimagrante proprio per il suo basso contenuto calorico.
Infatti un etto di prodotto contiene circa 96 calorie, quindi molto meno risposto a tutti gli altri tipi di gelato, inclusi ghiaccioli e sorbetti.I gusti possono essere gli stessi di un gelato tradizionale dal cioccolato, al caffè, al fior di latte e nocciola, alla frutta, al ginseng, alla crusca, al guaranà, al cappuccino d’orzo e tanti altri ancora con un’unica accortezza affinchè non si alterino le proprietà benefiche della soia: controllare che non contenga zuccheri raffinati, alcol, uova e latte vaccino e suoi derivati.
Di solito, per renderlo ancora più gustoso i maestri gelatieri usano spezie come vaniglia, liquirizia, cannella e quel pizzico di fruttosio che lo rende delizioso al gusto di tutti.
Mi è stato chiesto :”e una granita si può integrare in un regime alimentare ipocalorico?”
Direi “ni” perché se da una parte rispetto ai gelati ed ai sorbetti è molto più ricca di zuccheri semplici, dall’altra anche in un regime ipocalorico stretto un po’ di trasgressione “fa bene” …e allora una volta a settimana è permesso cedere alla sua golosità! In fondo, nei regimi alimentari, se si rispettano proprio tutte le regole si perde un po’ quel divertimento necessario affinché il metabolismo possa funzionare al meglio ,ed è innegabile che gelati, granite , ghiaccioli e sorbetti cii riportano ad assaporare tutta la gioia di quando eravamo bambini…stare a dieta richiede qualche sforzo in più, ma perché non farlo con il sorriso?
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