MILANO – Negli ultimi otto fine settimana la distribuzione gratuita di oltre 600 mila caffè nella fascia notturna ha fatto calare dell’ 80 per cento gli incidenti mortali in autostrada: per questo motivo Autostrade per l’Italia ha deciso di prorogare dal 1 gennaio alla fine di febbraio la campagna «Se viaggi di notte, chiedi aiuto a un caffè. Paghiamo noi».
L’ iniziativa, lanciata l’ 11 novembre scorso con la collaborazione dei partner commerciali della Società, è condivisa anche dall’ Intesa Consumatori. «Negli ultimi sei anni siamo riusciti a ridurre il tasso di mortalità sulla nostra rete di quasi il 50 per cento grazie agli interventi infrastrutturali, azioni gestionali e misure preventive | tra cui rientra l’
iniziativa caffè gratis di notte, in anticipo rispetto all’ importante obiettivo fissato dall’ Unione Europea per il 2009» ha detto l’ Amministratore delegato, Giovanni Castellucci.
I dati rilevati dall ’11 novembre al 31 dicembre 2005 e riferiti alle notti di venerdì, sabato, domenica dalle 24 alle ore 6 (seppur statisticamente non rilevanti data la brevità
del periodo) – è detto in una nota – indicano un calo del 80% degli incidenti mortali rispetto agli stessi otto fine settimana del 2004.
«È un concreto contributo alla sicurezza che Autostrade per l’ Italia ed i suoi partner della ristorazione autostradale stanno dando con un’ iniziativa semplice e di alto impatto il cui obiettivo è quello di invitare chi guida ad una sosta durante la notte, il periodo della giornata in cui si registra il tasso di mortalità più elevato (cinque volte superiore a quello delle ore diurne)» ha detto Carlo Rienzi, di Intesa Consumatori.
Le 207 Aree di Servizio (Autogrill, Camst, D’Ambrosio, Festival, FiniFast, La Cascina, Miramare, Moto, My Chef, On the Run Cafè, Ristop, Sarni) presenti sulla rete di Autostrade per l’Italia (2.800 km) continueranno ad offrire caffè gratis tutti i fine settimana (nelle notti tra venerdì e sabato, sabato e domenica, domenica e lunedì) da mezzanotte alle 5 di mattina fino al 28 febbraio 2006.