LONDRA – Un’idea per smuovere il crollo dei consumi fuori casa arriva direttamente da oltre la Manica, dove gli inglesi possono contare sulla mossa del Governo che a Londra garantisce uno sconto a copertura della metà dell’ordine effettuato nei locali: il cliente paga meno, il gestore viene rimborsato dallo Stato. Mica male, no? Leggiamo i dettagli dall’articolo di Nicol Degli Innocenti per ilsole24ore.com.
Sconto per pranzo e cena a Londra nella Fase 3
Rishi Sunak invita tutti gli inglesi fuori a cena. Il cancelliere dello Scacchiere ha inaugurato ieri il programma “Eat out to help out” che prevede sconti fino al 50% sui pasti nei ristoranti, a spese del Tesoro. L’obiettivo è convincere la gente a tornare a mangiare fuori dopo mesi di chiusura, e sostenere così il settore della ristorazione che è stato uno dei più penalizzati dal lockdown.
«Il nostro obiettivo principale è tutelare i posti di lavoro di 1,8 milioni di cuochi, camerieri e ristoratori stimolando la domanda – ha detto Sunak -. Il settore è un ingrediente vitale della nostra economia ed è stato duramente colpito dal Coronavirus. Quindi godetevi l’estate in sicurezza sostenendo i vostri ristoranti preferiti e noi pagheremo metà del conto».
La partecipazione al programma di sconti è volontaria, ma oltre 72mila ristoranti, bar e caffè hanno già aderito online sul sito del Governo e affisso il poster in bella vista per invogliare i passanti a entrare. Per rendere il sistema più semplice possibile evitando frodi, non ci sono buoni o voucher. Il cliente paga il conto già scontato e il ristorante viene poi rimborsato dal Tesoro entro cinque giorni. Il costo previsto del programma è 500 milioni di sterline.
“Eat out to help out” è valido solo nel mese di agosto, dal lunedì al mercoledì compreso per qualsiasi pasto, e prevede uno sconto del 50% fino a un massimo di 10 sterline a persona. Non ci sono limiti al numero di volte che una persona può usufruire dello sconto, che comprende le bevande non alcoliche.
Ancora prima di partire il programma è stato criticato
Per alcuni è una goccia nel mare e in 13 giorni in agosto potrà fare ben poco per rilanciare un settore in profonda crisi da mesi. Oltre l’80% dei locali era stato costretto a chiudere e lo Stato ha pagato gli stipendi di 1,4 milioni di lavoratori del settore.
Per altri Sunak avrebbe dovuto escludere i cibi poco salutari come il fast food per non essere in contrasto con il piano anti-obesità annunciato dal Governo la settimana scorsa. Senza restrizioni invece migliaia di McDonald’s, Burger King e altre catene hanno aderito al programma, e lo sconto rischia di essere un incentivo a consumare cibo ricco di calorie ma di scarso valore nutrizionale.
Le autorità sanitarie britanniche hanno stabilito che le persone in sovrappeso – due terzi della popolazione – sono a maggiore rischio dal coronavirus e lo stesso premier Boris Johnson ha dichiarato che non sarebbe finito in terapia intensiva se fosse stato più magro. Il coronavirus ha ucciso oltre 46mila persone in Gran Bretagna, che ha registrato il maggiore aumento della mortalità in Europa.