FIRENZE – Il marchio del caffè Nannini utilizzato in maniera impropria per truffare i consumatori tedeschi: è stato lo stesso titolare dell’azienda utilizzata in modo illecito a scoprire la faccenda criminale e a denunciare il fatto. La questione è stata portata in tribunale per ripristinare l’ordine. Leggiamo la notizia dal sito radiosienatv.it.
Nannini coinvolto in una truffa all’estero
Producevano caffè e lo commercializzavano in Germania utilizzando abusivamente il marchio “Nannini”: è la truffa scoperta a danno di Alessandro Nannini, proprietario delle storiche insegne senesi dell’industria dolciaria.
Oggi, al tribunale di Firenze, è iniziato il processo, che vede a giudizio una ex agente commerciale dell’azienda e una torrefazione del fiorentino. Accusati del reato di commercializzazione di prodotti ingannevoli in quanto a provenienza e natura e abuso del marchio.
Nell’udienza, la società proprietaria e titolare dei marchi, lo storico brand di famiglia, e di “Caffè A.Nannini”. Creato dall’ex pilota di Formula Uno, si è costituita parte civile; rappresentata dall’avvocato del foro di Siena Fabio Pisillo. La vicenda ha avuto inizio un anno fa. Quando Alessandro Nannini scoprì che in Germania veniva venduto del caffè con sopra il marchio “Nannini International”.
Ed indicazioni pubblicitarie che evocavano lo storico tostatore e richiami alla carriera sportiva dell’ex pilota.
Un prodotto spacciato per un altro
Tanto che fu presentata denuncia alla Procura di Firenze. Sono così scattate le indagini, perquisizioni e sequestri, che hanno permesso di risalire agli autori della truffa, che adesso rischiano da 1 a 4 anni di reclusione.
C.C