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L’e-commerce e il delivery sono il futuro dell’horeca anche senza il virus

“Gli italiani hanno modificato in pochissimo tempo i propri modelli di consumo, che oggi sono guidati, e lo saranno sempre di più, dalla ricerca di una „safe experience‟ e da ciò che va sotto il nome di proximity commerce, l'integrazione cioè tra i grandi player del commercio elettronico e i piccoli negozianti, grazie alla logistica e alle piattaforme di delivery”, ha detto a questo proposito Roberto Liscia, Presidente di Netcomm

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MILANO – Se lo smart working impiegato su larga scala rappresenta l‟innovazione nella gestione del lavoro, l’e-commerce e il delivery sono l‟evoluzione del commercio. L‟emergenza sanitaria ha mutato notevolmente i momenti di quotidianità di molti, come andare al ristorante o fruire di servizi commerciali. In soli due mesi di isolamento, l‟e-commerce ha cambiato (forse) per sempre le abitudini di consumo degli italiani.

I dati della ricerca lampo rilasciata a fine marzo da Netcomm, ha evidenziato come nuovi utenti, molti dei quali insospettabili, avevano incominciato ad affacciarsi al mondo degli
acquisti online già durante i primi di marzo. E adesso questa tendenza è stata confermata: dall‟inizio del 2020 a oggi sono 2 milioni i nuovi consumatori digitali in
Italia (in tutto si tratta di una platea di 29 milioni di individui), di cui ben 1,3 milioni
sarebbero da attribuire all‟impatto della Covid-19.

Ma c’è di più, perché la voglia ad acquistare online continuerà ad esserci, una volta finita l‟emergenza.

L’e-commerce continua ad esser il metodo prediletto

È vero, in parte si tornerà a comprare nei negozi fisici, ma molti dei nuovi utenti rimarranno anche sul web, non più per necessità, ma per comodità, flessibilità e risparmio.

“Gli italiani hanno modificato in pochissimo tempo i propri modelli di consumo, che
oggi sono guidati, e lo saranno sempre di più, dalla ricerca di una „safe experience‟ e
da ciò che va sotto il nome di proximity commerce, l’integrazione cioè tra i grandi
player del commercio elettronico e i piccoli negozianti, grazie alla logistica e alle
piattaforme di delivery”, ha detto a questo proposito Roberto Liscia, presidente di
Netcomm.

Il consorzio italiano del commercio digitale partner della manifestazione Tuttofood (17-20 maggio 2021, fieramilano) che si occuperà della divulgazione dei contenuti digitali degli eventi Evolution Plaza, anima dell‟area Tuttodigital, e Innovation area. In cui sarà presentato il nuovo concorso di Tuttofood dedicato all‟innovazione.

Un primo appuntamento è inoltre in preparazione per il prossimo inverno con Netcomm per continuare il dibattito su un tema di crescente attualità nel mondo del Food & Beverage, quale l‟integrazione tra canale fisico e digitale come sfida per ingaggiare il consumatore.

Intanto, stando ai dati dell‟Osservatorio eCommerce b2c del Politecnico di Milano, a segnare la maggiore crescita durante il lockdown è stato l’eGrocery

Con un volume di acquisti online raddoppiato, e un valore addirittura triplicato (in totale, gli acquisti online dei consumatori tricolori nel comparto Food&Grocery varranno 2,5 miliardi di euro, con una crescita del +55%, quasi 1 miliardo in valore assoluto in più rispetto al 2019).

Nel settore Grocery, forse più che in altri, l‟emergenza Covid ha reso ancora più
evidente l‟importanza del trinomio qualità-sostenibilità-contenuto di servizio, destinato
probabilmente a segnare le evoluzioni dell‟immediato futuro.

Il multiprodotto infatti, come confermano di mese in mese i dati Iri, è uno degli storici
best-seller nella distribuzione organizzata. Anche nel primo trimestre 2020, con 5.433
milioni di euro di vendite in valore, la drogheria conta per quasi la metà dei 12.511
milioni del totale confezionato, e mostra un tasso di crescita più elevato, il 10,6%
rispetto a una media del 9,6%.

A marzo il salto è stato addirittura del 20,5%, oltre un quinto in più rispetto allo stesso mese del 2019, con vendite per 2.282 milioni di euro. Un settore, per sua natura, molto diversificato: per avere il polso della situazione reale niente di meglio che ascoltare la viva voce di alcuni produttori.

Bruno Urbani, presidente di Urbani Tartufi sottolinea la persistente esigenza di “fare dispensa” e sull’affermazione dell’e-commerce:

“Soprattutto per il comfort food e i generi non di prima necessità, ma non solo, il consumatore sta sempre più sta considerando come riferimento il canale dell‟e-commerce. In un momento in cui la gente torna al „far da sé‟ e si rivolge al prodotto confezionato cercando anche un lusso, il nostro atteggiamento è di offrire un contenuto di servizio. Implementeremo la vendita del tartufo fresco anche sul nostro e-shop, per consentire anche ai „puristi‟ di gustare il prodotto appena raccolto, proprio come al ristorante”.

Il canale e-commerce permette infatti di raggiungere anche all‟estero un pubblico sempre più vasto. Il presidente di Urbani Tartufi afferma infatti che un prodotto così pregiato e particolare come il tartufo e tutti i prodotti a base di tartufo sono sempre più apprezzati oltralpe e oggi è possibile spedire anche il tartufo fresco in ogni parte del mondo grazie a metodi di conservazione all‟avanguardia garantendo la freschezza del prodotto.

Del resto, nelle scorse settimane, proprio il mondo del contactless delivery è stato tra i
driver più utilizzati da alcune tra le più importanti realtà del comparto Horeca, in
particolare sul fronte del fuoricasa. L‟innovazione ha giocato senza dubbio un ruolo
fondamentale per il rilancio delle imprese che hanno visto nella tecnologia applicata a
servizi di e-commerce e delivery, la svolta a forme di commercio tradizionali per
aumentare le vendite.

Alcune aziende del comparto arredo-tavola hanno puntato sulla consegna a domicilio di voucher con tanto di sconto del 10%, da utilizzare sull’e-commerce dell’azienda facendo sinergia con partner del mondo della ristorazione. Come Mepra, che ha fatto squadra con alcuni ristoranti di Milano (“storici” clienti quali Ceresio 7, Il Pagliaccio, Da Vittorio, solo per fare dei nomi) che già utilizzavano i servizi di delivery. Consegnando così anche i voucher scontati dell‟azienda del Cutlery/Tableware.

L‟intelligenza artificiale è stata invece impiegata per gestire al meglio il fenomeno delle
ghost kitchen, tendenza che ha preso piede da un capo all’altro dell’oceano a seguito
del grande successo del delivery e che prevede sistemi completamente automatizzati
per la gestione di ordini.

Esempi vengono da Glovo che ha aperto a Milano la sua prima Cook Room dedicata alla cucina in outsourcing per i partner della ristorazione professionale e da un big player americano come Middleby che ha utilizzato nelle proprie ghost kitchen una “regia” di un’intelligenza completamente automatizzata.

Risultato: attraverso la soluzione Powerhouse Dynamics Open Kitchen, chi sta in cucina
ha accesso a una piattaforma IoT di ultima generazione. In grado di monitorare la
prestazione delle diverse componenti in tempo reale e, per questo motivo, capace di
garantire efficienza e risparmi sui costi.

La prossima edizione di Tuttofood si terrà dal 17 al 20 maggio 2021, HostMilano
sarà invece dal 22 al 26 ottobre 2021, a Fiera Milano.
Tutti gli aggiornamenti sono disponibili su:
www.tuttofood.it, @TuttoFoodMilano.
www.host.fieramilano.it, @HostMilano, #Host2021.

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