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CACAO – Barry Callebaut, vola il giro d’affari

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ZURIGO – Nel primo trimestre dell’esercizio 2013/14, chiuso a fine novembre, Barry Callebaut ha accresciuto il giro d’affari del 21,4% a 1,51 miliardi di franchi.

In termini di volume la progressione è stata del 19,5% a quasi 464.000 tonnellate. Ciò grazie anche al rilevamento del comparto cacao di Petra Foods.

Senza tener conto del contributo del gruppo con sede a Singapore, le vendite sono salite del 5,5% a 1,32 miliardi di franchi rispettivamente del 4,6% a poco più di 406.000 tonnellate, ha comunicato oggi Barry Callebaut. La crescita supera così quella del mercato mondiale, che secondo stime si è attestata al 3,4%.

Gli analisti interrogati dall’agenzia AWP si attendevano mediamente un fatturato di 1,499 miliardi di franchi e un volume di vendite di 469.000 tonnellate.

In Europa Callebaut ha smerciato 204’000 tonnellate di coccolato, l’1,5% in più di un anno prima. Il volume d’affari trimestrale è stato di 696,6 milioni di franchi, in progressione dell’11,5%, in particolare per l’aumento dei prezzi delle materie prime come cacao, burro di cacao e latte in polvere.

Il gruppo ha registrato una decisa crescita anche fuori d’Europa, in primo luogo nei paesi emergenti e per la linea di prodotti Gourmet & Specialità. “Cinque anni fa avevamo una fabbrica in Asia e una in America latina”, ora sono rispettivamente nove e sette (dalla prossima estate), ha detto all’ats Jürgen Steinemann, presidente della direzione.

“Stiamo aumentando le capacità”, ha aggiunto Steinemann. Dopo il recente ampliamento dell’unità di Wieze, in Belgio, in primavera sarà conclusa anche l’estensione di due fabbriche in Polonia e Gran Bretagna.

Per il futuro Barry Callebaut conferma gli obbiettivi a medio termine: una progressione media del 6-8% del volume ed una risultato operativo (EBIT/tonnellata) che entro il 2015-2016 ritornerà a livello precedente l’acquisizione del settore cacao di Petra Foods (1800 dipendenti). L’integrazione finora prosegue bene, “non abbiamo perso nessun cliente e nessun collaboratore importante”, ha precisato Steinemann.

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