MILANO – Andare al bar e al ristorante ormai non è più un gesto del tutto spontaneo: per garantire la sicurezza dei consumatori, i posti sono limitati, gli ingressi contigentati ed ecco che in questo contesto eccezionale, arrivano misure particolari: l’uso delle app sta spopolando tra i locali. Enormi risorse per i gestori che hanno bisogno di regolare il flusso dei clienti e rendere il servizio più fluido e a rischio ridotto. Tra queste, grandi adesioni le ha raccolte l’applicazione Famenù, che, per ora, ha raggiunto in tutta Italia 1.600 affiliati. Ovvero altrettanti ristoranti e bar lungo lo Stivale che l’hanno scaricata per digitalizzare il servizio al tavolo.
Famenù: funziona per i locali e in futuro anche per gli stabilimenti balneari
Un po’ di storia delle origini di questo nuovo pratico strumento: Andrea Faliva, professionista nell’ambito digitale, già durante le settimane di lockdown aveva creato un’app a cui aveva dato il nome Famenù. A distanza di un mese, ha totalizzato 1.600 richieste da tutta Italia, metà delle quali provengono da locali veneti.
Non solo ristoranti e pizzerie, ma anche bar. Spiega Faliva:
«Si tratta di un’app che tiene conto delle difficili condizioni economiche in cui verseranno molte attività. È concepita per diventare una vera e propria piattaforma di servizi, la maggior parte gratuiti, altri integrabili con canoni irrisori, a supporto pratico, intuitivo e veloce degli imprenditori della ristorazione. Il primo servizio riguarda proprio menù e listini. Questi oggetti dovranno probabilmente essere rimpiazzati per evitare la trasmissione di contagi.
I clienti potranno consultare le proposte direttamente dallo smathphone, ogni tavolo sarà munito di codice Qr, nello stesso tempo potranno accedere all’offerta completa del locale, e condividere la propria proposta gastronomica sui social grazie ad un link condivisibile».
La app Famenù
La app non è focalizzata solo sul menù. «Ci immaginiamo di offrire un aiuto a tutto tondo agli imprenditori, e poi di seguire passo passo chi desidera investire in questo strumento. Potrà, infatti, essere applicato al rapporto con i clienti, ampliato al servizio delivery, integrato con materiale fotografico. In aggiunta, per chi volesse, si potrà provvedere alla gestione dei contatti cliente e alla strutturazione di servizi dedicati al marketing operativo (anagrafica cliente, anagrafica locale e operatori), all’invio giornaliero tramite WhatsApp del menu, all’integrazione con gestionali e sistemi presenti in attività».
Faliva con il suo team sta ora costruendo un pacchetto aggiuntivo sulle app per stabilimenti balneari e bar delle spiagge.