MILANO – Brita, uno dei massimi esperti mondiali per l’ottimizzazione e personalizzazione dell’acqua potabile, ha registrato nell’anno 2019 il maggior successo nella sua storia aziendale: il Gruppo Brita con le sue 29 filiali nazionali e internazionali, 4 siti produttivi e distributori in 69 paesi nei cinque continenti ha registrato un fatturato di 548 milioni di euro (+15,6% vs ’18).
I prodotti domestici (caraffe, bottiglie, filtri e sistemi collegati al rubinetto) rappresentano il 69% delle vendite totali del gruppo, mentre il segmento della filtrazione professionale (con soluzioni per il settore Horeca e Vending) e dei dispender professionali è di conseguenza il rimanente 31%.
Brita: successi da record
“I nostri prodotti sono stati ampiamente apprezzati come alternativa ecologica all’acqua
minerale in bottiglia di plastica. Naturalmente, il nostro marchio svolge un ruolo chiave. Le
persone in tutto il mondo, da decenni, si fidano dei nostri prodotti per qualità, tecnologia e innovazione, ma anche per design e convenienza”, afferma Markus Hankammer, Ceo del
gruppo Brita.
Il piano strategico “Brita2020” aveva come obiettivo quello di passare da un’azienda centrata sull’Europa a un’azienda veramente globale: “E siamo riusciti a farlo”, spiega Markus Hankammer, “incrementando la nostra leadership in Emea; costruendo una seconda casa in Asia (Giappone, Taiwan, Cina, Hong Kong e Corea del Sud, e da ultimo entrando nel subcontinente Indiano). Muovendo infine i primi passi in Nord America”.
Nel 2019 infine il Gruppo Brita ha inaugurato il nuovo plant di Arsago Seprio (VA)
Un importante investimento in Italia, in un sito produttivo che da ora fino ai prossimi anni sempre più vedrà concentrata la produzione dei professional dispenser a marchio Brita. Relativamente alla corporate social responsibility, Brita ha ampliato la partnership con Whale and Dolphin conservation (Wdc), leader a livello mondiale, per la protezione
di balene e delfini, rafforzando ancora di più l’immagine di Brita come azienda sostenibile;
attraverso la campagna “less plastic is more”. Promuovendo una serie di misure per
combattere gli innumerevoli rifiuti di plastica presenti nel nostro ambiente, in particolare per evitare i rifiuti di plastica e proteggere gli oceani.
“Comunicare, informare e sensibilizzare sono le nostre tre dimensioni principali”, afferma Sabine Rohlff, direttore del gruppo Corporate communications presso Brita.
“L’anno scorso abbiamo implementato nuovamente una serie di misure per combattere gli
innumerevoli rifiuti di plastica presenti nel nostro ambiente. Queste andavano dal lavoro
congiunto di stampa e pubbliche relazioni allo sviluppo di liste di controllo e informazioni
grafiche oltre a una guida per la raccolta dei rifiuti su sponde fluviali e marittime”.
Il lavoro educativo con bambini di diverse fasce di età rimane un altro punto focale
“Nella sola Germania, oltre 50 classi e oltre 1.000 alunni sono già stati raggiunti e resi
consapevoli del problema attraverso il nostro sostegno”, riassume Sabine Rohlff.
Brita Italia. Guardando al mercato Italiano, il 2019 è risultato un anno di forte crescita in entrambe i settori. Consolidando un risultato da record poco superiore ai 20 milioni di fatturato netto. La Divisione professional filters ha passato i 10 milioni di fatturato (stabilendo ancora una volta il proprio miglior risultato); ma è la Divisione consumer ad aver avuto una crescita dirompente come non si vedeva da almeno 10 anni, tornando anch’essa a passare i 10 milioni di fatturato.
Il 2020, nonostante le grandi difficoltà legate all’emergenza Covid, sta registrando un ulteriore segno positivo
La crescita del Q1 è già da record. Lorenzo Sarvello, direttore generale di Brita Italia, afferma che: “il lavoro del team svolto in questi ultimi 3 anni sta ripagando i nostri sforzi nel rafforzare ulteriormente la nostra leadership nel mondo della filtrazione. Siamo oramai arrivati a distribuire il triplo delle caraffe che solo vendevamo nel 2017; con scelte coraggiose in ambito distributivo, puntando sui canali sempre più vicini ai consumatori e con una comunicazione sempre più volta ad aumentare la nostra responsabilità nel campo della sostenibilità.
Oggi è fondamentale che ciascuno faccia la propria parte nel prendersi cura dell’ambiente evitando sprechi e inquinamento. In Italia la crescita del consumo di acqua filtrata mostra una sempre maggior sensibilità, in linea con il nostro nuovo claim: Brita, L’acqua buona è di casa”.Il canale professionale viceversa, fortemente orientato all’ Horeca e al settore vending, sta ovviamente risentendo degli effetti del lock-down.
Lorenzo Sarvello aggiunge
“Durante il periodo di chiusura abbiamo intensificato la partnership coi nostri principali clienti investendo in formazione diffondendo così maggior cultura sui benefici della filtrazione dell’acqua. Per la riapertura abbiamo condiviso indicazioni sulle misure necessarie per essere sicuri di ripartire con la miglior acqua possibile; rispettando
tutte le normative vigenti e senza appesantire il conto economico già fin troppo depresso della filiera distributiva, dai produttori fino agli utilizzatori finali”.