MILANO – Prezzi del caffè in frenata, dopo i rialzi di inizio mese: a incidere è soprattutto l’outlook negativo sul fronte della domanda, con le previsioni di una sostanziale stagnazione dei consumi per l’anno in corso. Il contratto principale dell’Ice Arabica (scadenza luglio) è arretrato ieri di 160 punti chiudendo a 109 centesimi. E interrompendo così una striscia positiva di tre sessioni consecutive, che aveva riportato il benchmark sopra la soglia del dollaro e 10 centesimi.
La seduta è stata improntata al ribasso sin dall’apertura e ha visto range ristrettissimi.
Chiusura in negativo anche per l’Ice Robusta, che termina la giornata a 1.186 dollari (-15 dollari), dopo i guadagni marginali delle due giornate precedenti, riavvicinandosi ai minimi storici di fine aprile.
Hanno agito negativamente sui mercati le previsioni pessimistiche sui consumi legate alla recessione economica causata dal Covid-19
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